Dopo la Loit invece la traccia è sempre buona e ben segnata, e non vi sono difficoltà di rilievo.
Dal piazzale antistante il Santuario attraversare il ponte e dirigersi a destra su una pista inerbita. Si attraversa a sinistra un prato in cui si perde un po’ la traccia che si ritrova subito dopo e che sale con ripide svolte riducendosi poi a sentierino, ma comunque sempre ben praticabile. Si perviene a un colletto da cui il sentiero prosegue con poca pendenza guadagnando la dorsale e la successiva Alpe Saler . Da qui si piega a sinistra su ampi prati dove nuovamente la traccia sui perde un po’ . Trascurare il sentierino che si incontra , e che evita la punta. Salire al meglio sui prati fino alla Cima Saler 1818 m .
Da qui si scende verso nord su una buona traccia puntando alla ben visibile Alpe Belvedere. Qui la traccia si perde. Occorre seguire fedelmente il crestone, evitandolo sulla destra solo in corrispondenza di un tratto roccioso. Si riprende la cresta con pendenze ripidissime; poi la pendenza si abbatte e la traccia prosegue fino alla vetta della Cima Loit 2035 m, contrassegnata solo da una pietra aguzza.
Da qui si piega a sinistra e si percorre la dorsale , ora su buon sentiero segnato. Si perviene alla Bocchetta di Rosta 1977 m e successivamente a un minuscolo laghetto, probabilmente artificiale. Da qui si sale di nuovo su buona pendenza, raggiungendo con un traverso un alto ometto di pietre. Qui a destra parte la traccia per la cima Rosta 2173 m, abbastanza ripida ma breve. In vetta targhetta metallica e colonna con strumentazioni metereologiche.
Si scende e si raggiunge nuovamente il sentiero sottostante che, quasi in piano, arriva in breve al Colle Crest 2078 m.
Da qui si scende verso sud in una conca prativa raggiungendo l’Alpe Roc, ancora caricata.
Dopo, il sentiero scende sempre più o meno sulla dorsale, passando in uno splendido bosco di betulle e poi attraversando il torrentello a sinistra. Da qui si percorre una sterrata inerbita che in breve raggiunge il Santuario chiudendo il lungo anello.
- Cartografia:
- MU Edizioni - Carta della Valle Soana - IGC n° 3
- Bibliografia:
- CAI_TCI Gran Paradiso