Poco prima dell’alpeggio si stacca una sterrata (catena dopo un centinaio di metri) che in leggera discesa porta al Gias Serour. Prima di raggiungere l’alpeggio si piega a dx (ovest, palina) e si segue il fondo del vallone Serour (tracce di bestiame) seguendo il corso del rio, spesso asciutto. Superata una baita isolata, ci si innesta in una mulattiera (“sentiero dei fiori”) proveniente dal colle di Valcavera che si segue verso sx (sud) fino al colle Serour. Qui si piega a dx (nord) e si risale la cresta sud del monte Salè per una cinquantina di metri, quindi, seguendo un’esile traccia, si traversa il versante OSO, fin quasi alla cresta N, dove una serie di ometti segnalano un sentierino che torna verso S e risalito un ripido canalino di roccette conduce in vetta.
Tornati al col Serour, seguendo il filo di cresta verso Sud, si supera il dosso denominato La Moura e si tocca in pochi minuti un ampio colle alla base della cresta OSO del M. Savi. La si segue costeggiandola dapprima sul lato sud, quindi su quello nord, e senza difficoltà di sorta si tocca in breve la vetta.
Discesa per l’itinerario di salita.
- Bibliografia:
- Blu ed.