Data l’esposizione prevalentemente solatia e l’altezza contenuta della cima, è un itinerario che si presta ad essere percorso in primavera e autunno.
Dalla vetta ottimo panorama sulle montagne del gruppo Orsiera-Rocciavrè e sulle montagne della Val di Susa, dove spicca il Rocciamelone.
In lontananza ben visibile il gruppo del Monterosa.
Lasciata l’auto al primo tornante dopo aver attraversato la borgata Tonda si procede un poco più avanti sulla strada asfaltata e si imbocca a sinistra l’evidente sentiero con palina indicatrice Colle del Vento e Pian dell’Orso. Salendo leggermente e attraversando alcune pietraie, in breve, ci si unisce al sentiero di Quota 1000 presso la Borgata Barmaroulou, per abbandonarlo a un evidente bivio successivo (palina) dove si prende l’indicazione sempre per il Colle del Vento e Pian dell’Orso (sentiero 446). Ci si inoltra nel bosco fino a sbucare sulla dorsale tra val Sangone e val di Susa al colle Bé Mule (1657 m., bacheca e palina).
Si segue la dorsale per poi tagliare sui pendi dal lato della val Sangone fino ad arrivare al suggestivo intaglio che dà accesso al Pian dell’Orso.
Dopo una doverosa sosta in questo splendido angolo di montagna, si prosegue sempre sul lato della val Sangone, per pendii a mezzacosta fino all’altezza della fontana di Nuna dove si abbandona il sentiero in corrispondenza di una evidente facile depressione del crestone est del monte Salancia, quindi in direzione nord si risale per facili pascoli, senza sentiero, fino a guadagnare l’ampio e panoramico dorsalone e piegando in direzione ovest lo si percorre fino alla larga panoramica vetta (cippo).
Da questa si scende direttamente (direzione sud-ovest) puntando alla Rocca del Montone, si oltrepassa il sentiero evidente, che va al colle del Vento e si continua a scendere sempre per pascoli, senza sentiero, costeggiando la Roccca del Montone e lasciandola sulla sx scendendo. Si guadagna il fondo valle, si oltrepassa il Rio Pairent e si risale sulla costa Ciapeira mantenendosi sempre in quota con ampio semicerchio verso sx, fino a incontrare su questa il sentiero 420 poco prima della cappella dell’Alpe di Giaveno.
[In alternativa si può tornare indietro con percorso meno diretto alla Fontana di Nuna e di qua sorpassatola puntando in direzione del colle del Vento si prende la diramazione che scende (sentiero 445) fino a raccordarsi con il 420.]
Si segue il sentiero fino a Pian Goraj, con una piccola digressione per visitare la bella cappella appena ristutturata (ottobre 2015). Da qui si riattraversa il Rio Pairent su un ponte in legno, e si segue sempre la bella mulattiera (420) che passa per le caratteristiche baite abbandonate di Sisi e Dogheria e poi, tenendosi sempre in quota, ritorna alla borgata Tonda.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.4 Bassa Val Susa, Musinè, Val Sangone, Collina di Rivoli