Occorre però sottolineare che questo itinerario potrebbe avere un più ampio respiro ed estensione: con un’accurata programmazione dei tempi e della logistica dei trasporti, il giro ideale sarebbe – in giornata - di partire da La Thuile e rientrare in Italia in Valgrisenche attraverso il Col du Mont.
Infine, considerate tutte le varie difficoltà per arrivarci, ricordarsi che c’è una comoda strada carrozzabile che vi arriva salendo da Le Miroir - Le Crot.
Si parte da La Joux (1610 m), raggiunta da La Thuile ricordando che d’estate la strada potrebbe essere chiusa durante il giorno. Dal piazzale del bar delle Cascate (indicazioni) si imbocca il sentiero per il Rifugio Deffeyes, che attraversa il torrente su un ponte in tavole ed inizia a salire nel bosco raggiungendo successivamente le tre cascate; passata l’indicazione della terza cascata, si percorre ancora un tratto e si arriva al bivio dove si dirama il sentiero n. 8 per il Laghi di Bellacomba. Imboccarlo, aggirare il costone e scendere al torrente Rutor che va attraversato su un ponte in tavole; si percorre un tratto in piano, si passa il bivio con il sentiero n. 7 per Cerellaz (indicazioni), quindi il sentiero inizia ad inerpicarsi, sale su un costone, ne aggira un secondo ed entra nel Vallone di Bellacomba. Arrivati ai ruderi di un fabbricato, si vedrà a sinistra un ponte di legno dove arriva il sentiero (traccia) proveniente dal Deffeyes. Qui si hanno due posibilità:
1. attraversare il torrente e prendere la visibile traccia di sentiero che sale sul fianco del pendio opposto. Guidati dagli ometti si arriva ad un promontorio che sovrasta un lago; qui gli ometti terminano, ci si può ricongiungere al percorso per il colle superando il lago (lasciandolo sulla sinistra) su un tratto un po’ impervio per via della pietraia;
2. proseguire sul sentiero fino ai laghi di Bellacomba, attraversare il torrente sull’emissario del lago superiore, ove termina il sentiero; seguire per un tratto quindi prendere il ramo di sinistra che sale a sovrastare il lago, attraversa un valloncello e quindi sale su fondo pietroso, sempre evidente e ben segnato da ometti. Si arriva ad un primo lago, quello dove si può ritrovare il percorso precedente.
Il sentiero sale sempre su moderata pendenza ed arriva al grande lago a quota 2550 m, quindi in breve al Colle del Tachuy, 2673 m.
Dal colle si inizia ora a scendere sul versante francese. La discesa si può riassumere i tre fasi:
a. discesa sulle ripide rampe del colle fino al sottostante Lac du Petit, con bellissima vista su Grand Assaly, Punta Loydon, Ghiacciaio dell’Invernet con Becca du Lac, Gran Becca du Mont. Per superare il lago (che rimane sempre a sinistra) occorre attraversare un tratto roccioso sulla sponda;
b. dal lago percorrere un tratto a moderata pendenza, si arriva ad un tratto attrezzato con fune che si può superare anche stando nel torrente; passato questo, il sentiero si affaccia su una ripida gola dove è visibile il pianoro con gli alpeggi;
c. scendere la ripida gola, sempre su evidente sentiero, fino ad arrivare ad un grande masso che sbarra la strada: questo è l’unico punto critico. Il sentiero scompare, tenere presente che invece, invisibile, è a sinistra e scende al torrente su grandi massi, con alcuni ometti che guidano sul giusto percorso.
Attraversato il torrente, la discesa avviene senza difficoltà fino al sottostante piano dove si trovano gli alpeggi della Sassiere (2032 m) e dove si trova anche una palina con indicazioni. Il rifugio è poco più avanti, sull’altra sponda del torrente.
Ritorno sullo stesso percorso dell’andata.
Per questo itinerario il dislivello totale è di 1706 m, fatto dai 1064 m da La Joux al Col Tachuy più i 642 per la risalita dal Refuge al colle. Se invece si decide da partire da La Thuile, al precedente dislivello aggiungere i 168 m da La Thuile a La Joux, per un totale di 1874 m
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista, Fg. 01 LaThuile-Haute Tarentaise/1, scala 1:25000