
I pendii del Vallone Bonafonte sono abbastanza ripidi, soprattutto nella conca sotto il Colle delle Ruine, e richiedono neve sicura e in buone condizioni di tenuta ed assestamento.
Nella parte terminale del vallone e lungo la cresta finale potrebbero essere necessari piccozza e ramponi. L’itinerario descritto è da considerare BR fino al Colle delle Ruine. Dal colle alla cima riserva delle difficoltà di tipo alpinistico.
Il periodo migliore per compiere questa salita va da aprile ad inizio giugno, solitamente verso fine maggio si può salire buona parte del Vallone di Soustra su sentiero e terreno non innevato.
Da Chianale ci si porta in auto fino al tornante di quota 2007 m presso le Grange del Rio, dove si parcheggia l’auto.
Si prende il sentiero (segnavia U18, cartelli indicatori) che inizia a risalire il Vallone di Soustra in leggera salita verso destra. Il sentiero raggiunge con pendenza moderata una conca erbosa (o innevata) dove si trovano le Grange Bernard 2155 m. Si prosegue tenendosi al centro del Vallone, passando nei pressi dei ruderi dell’ex Rifugio Soustra, e continuando la salita verso sinistra in direzione della Costa Bonafonte.
Arrivati alla base del costolone, si tralascia il sentiero (oppure le tracce nella neve) che verso destra portano verso il Monte Losetta e si inizia a salire il pendio sulla sinistra (abbastanza ripido) direttamente e/o con alcune diagonali, che porta all’inizio del Vallone Bonafonte. Si continua la salita tenendosi al centro del vallone, non lontani dalla Costa Bonafonte, superando alcuni avvallamenti e qualche rampa abbastanza ripida fino a raggiungere il circo terminale del vallone.
Da qui si vede bene il Colle delle Ruine, che si raggiunge con evidente percorso verso destra, superando un ripido pendio nevoso.
Dal colle 3050 m si sale la cresta NO, nel primo tratto piuttosto ripida e affilata (occhio alle possibili cornici sporgenti sul Vallone del Guil a sinistra), poi più larga e facile, su neve (oppure facili roccette affioranti), si supera un grosso pietrone sulla destra e si raggiunge l’anticima, dove si vede bene la vetta.
Proseguendo per cresta si scende un tratto su facili rocce (un breve saltino) raggiungendo un intaglio, da dove per facili roccette (o neve) ed una breve crestina si raggiunge la vetta, sormontata da un grande ometto di pietre.
In discesa si segue lo stesso itinerario percorso in salita.
Il toponimo “Ruine” significa rovine, sfasciumi, e indica una montagna ricoperta da pietrame.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.17 Alta Val Varaita
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI
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