I primi 400 m della parte bassa non sono sciistici e sono assai complicati da risalire tra salti di roccia,fitto bosco e pendii ripidissimi.
Non ci sono tracce di sentiero e bisogna un po affidarsi all'intuito per poter raggiungere q. 1600 ca dove il vallone diventa sciabile.
Ovviamente per intraprendere questa gita occorrono condizioni di neve sicurissime ed un bello spirito di avventura. Si verrà però ripagati da fantastici pendii nella parte alta e da un ambiente , ideali per lo sci alpinismo.
Da Trinità d’Entracque seguire la strada che in leggera discesa porta prima ai Tetti Porcera e quindi al ponte Porcera (1083 m). Passando in sinistra orografica si supera lo sbocco del vallone della Lausa (salita all’Aiera),continuando sulla strada in breve si raggiunge anche lo sbocco del vallone della Rua (posto poco prima del ponte Suffiet).
Nel primo tratto un evidente e largo sentiero (dx orografica del vallone della Rua) agevola la salita, ma poi in breve si interrompe.
Si continua allora senza percorso obbligato, ma comunque disagevole (senza sci), prima in dx orografica, quindi ci si sposta sull’altro versante. Senza prendere troppo quota si riattraversa la gorgia riportandosi in dx orografica proprio ai piedi di un imponente salto roccioso che delimita tutto il vallone. Prendendo quota verso sx si deve individuare una stretta cengia (ramponi e picozza)che da dx verso sx permette di superare l’ostacolo roccioso e di raggiungere i pendii al di sopra di esso.
Da questo punto si può procedere con gli sci ma occorre neve sicura in quanto si tagliano pendii assai ripidi (q. 1600 ca). Dopo altri 100 m il vallone si addolcisce e si allarga. In una splendida successione di rampe e brevi ripiani si prende quota e, senza particolari ostacoli, si raggiunge l’ampio colle innominato (q. 2685 ca) posto tra la punta del Baus a sx e la Punta della Rua a dx.
La Punta della Rua sembra facilmente raggiungibile con gli sci dal lato sud ovest (info da verificare, noi ci siamo fermati al colletto).
- Cartografia:
- IGC 113 1:25.000