In caso di innevamento è consigliabile fermarsi al lago del Ru, in quanto il percorso successivo avviene fra pietroni, rischiosi in caso di neve sfondosa.
Frequente l'incontro con branchi di stambecchi.
Accanto al sentiero, nei dintorni dell'Alpe Rossa, vi sono numerose pietre incise dai pastori.
Prendere sulla destra (cartello) un sentiero che sale il ripidissimo pendio erboso del vallone. La pendenza si attenua in vista dell’Alpe Rulè, posta su un terrazzo panoramico. Si prosegue verso est prima con alcuni tornanti e poi con un lungo traverso fino a pervenire al bel pianoro dove sorge l’Alpe della Rossa 2230 m.
Continuare verso ENE con un lungo traverso. Si perviene all’unico passaggio un po’ delicato del percorso. Occorre scendere un roccione poco appigliato e liscio. Si scende poi nel vallone del rio Comba Grande, molto selvaggio, normalmente molto freddo, che si risale al centro, per poi piegare a destra e guadagnare la sua dorsale est. Da qui il sentiero si fa abbastanza comodo fra roccette ed erba. Si guadagna poi una ampia conca. La si risale passando in mezzo a roccioni e si raggiunge il lago del Ru 2585 m.
Volendo si può proseguire e risalire il pendio est su traccia, fino alla sua sommità quota 2630 m, da dove appare il sottostante lago Mercurin 2497 m a cui si può scendere in un ripidissimo canalino mal esposto e spesso innevato. In questa zona sono numerosissime le iscrizioni dei pastori.
Ritorno per l’itinerario di salita .
La più lunga e interessante posta su una roccia sul bordo del sentiero poco dopo l’Alpe Rossa (a sinistra salendo) dice :
CIBRARIO TUN GIVAN DOMENICO DEI COSTANTINI FIGLIO DI COSTANTI DI UCEGLIO BON PASTORE PER FARE PASCOLARE LE PECCORE VI SALUTO TUT A DIO IN PARADISO SE PROCOREREMO DI ANDARE A LI 20 DI AGO 1865
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo