Nonostante la relativa brevità (700 m di d+ dal rifugio) è un itinerario lungo e complesso, in ambiente molto severo, da non sottovalutare.
Cima molto molto panoramica su tutte le principali vette delle valli occidentali degli Ecrins.
Dal villaggio di Les Etages, pochi km prima di La Berarde, salire al refuge du Soreiller (2h30-3h00).
Dal rifugio traversare verso SE per sfasciumi, rocce montonate o più comodi nevai e puntare alla base del canale ovest della Breche de Rouget. Il canale (250 m) è da subito ripido (45°, tratti 50°) e se in neve dura consiglia l’uso di due picche. A 2/3 del suo sviluppo produce un ramo laterale verso sx (senso di marcia), meno ripido, che conduce alla base della cresta sud del Pic Geny. Se invece si prosegue diritti nel solco, aggirate alcune strozzature, si giunge direttamente alla base della cresta nord della Tete de Rouget. Fra le due strette forcelle si ergono dei gendarmi rocciosi, superabili in traverso sul fianco ovest (delicato se in misto o ghiaccio).
Dalla base della cresta nord si salgono i primi metri sul filo, quindi si aggira uno spigoletto sulla dx (passo di III+) e si prosegue diritti poco a sx del filo (III). Superata una sosta a cordoni/fettucce per una calata in doppia si traversa verso dx e si inizia a rimontare un evidente canale/camino a dx del filo fino ad una seconda sosta (clessidra con cordoni e fettucce).
Si prosegue nel canale roccioso ora più incassato (neve, ghiaccio, misto a inizio stagione) fino al suo termine (III, sosta finale su fettucce e cordoni). Segue una più facile ma molto esposta crestina che conduce al punto culminante.
Discesa lungo il percorso di salita con tre calate in doppia da 25 m. Dalla forcella, scendere i primi metri del canale (neve o sfasciumi) quindi traversare verso dx (faccia a valle). Seguire una serie di ometti che permettono di zigzagare su terreno un po’ instabile, sul bordo dx del canale, alternando tratti camminabili a tratti di facile disarrampicata.
Scendendo ancora si giunge ad uno stretto camino che conduce ad una cengia dove si trova una sosta su tre chiodi per una doppia verticale che permette di superare un salto roccioso. Ancora un breve tratto su cenge e tracce di sentiero e si raggiunge la parte bassa del canale dove seguendo a ritroso, il percorso seguito in salita, si torna al rifugio.
- Cartografia:
- IGN 1:25.000 n. 3436 ET Meije Pelvoux
- Bibliografia:
- Sommet des Ecrins. Les plus belles courses faciles