In base alle condizioni, si possono seguire due itinerari differenti per effettuare questa gita.
In stagione invernale, conviene raggiungere il lago delle Loye passando dal vallone del Bardoney attraverso l’Alpe delle Gollies. Questo percorso, abbastanza articolato e lungo, è da preferirsi per il minor rischio di valanghe.
In stagione avanzata, quando i pendii superiori sono ben assestati, si sale all’alpe delle Loye attraverso il sentiero che parte dalle cascate di Lillaz. Il sentiero è molto ripido ed in inverno è parzialmente tenuto battuto dai cascatisti. Se si sceglie questa opzione, arrivati a quota 2050 m, prima che il sentiero effettui un traverso verso dx molto esposto, bisogna abbandonare la traccia e salire in verticale seguendo una valletta. Giunti al pianoro dell’alpe delle Loye, salire il pendio privo di alberi (in dx orografica) che separa la punta delle Loye e il boschetto che conduce al lago. Aggirando la punta delle Loye, si perviene ad una conca dove ci si ricongiunge con l’itinerario che sale dalle baite di Les Gollies. A questo punto, davanti a noi, è ben visibile l’anticima della punta del Rossin che si raggiunge attraverso la cresta Ovest. Lasciati gli sci all’anticima, dopo un piccolo saliscendi, è possibile raggiungere la cima vera e propria cavalcando la cresta nord. Questo tratto, seppure breve, non sempre è percorribile data l’esposizione e le cornici. Quando la cresta è asciutta, le difficoltà sono più semplici pur richiedendo un minimo di impegno alpinistico.
- Bibliografia:
- P.Giglio, E. Noussan. Zanichelli. Sci-Alpinismo in Val d’Aosta. N°20