Per spezzare la gita in due giorni è possibile pernottare al Rifugio Gastaldi aperto nel periodo primaverile.
Esistono tre possibilità di salita per raggiungere il Rifugio Gastaldi partendo da Pian della Mussa; poi il percorso diventa unico.
1- Dal canale D’Arnas: Consigliato con abbondante innevamento e/o stagione non troppo avanzata causa pietre affioranti nella zona centrale. Dalla Cappella dei bersaglieri si attraversa il piano (sud) passando tra gli alpeggi di Ghiaire e Venoni in direzione dell’evidente fascia del canale del rio d’Arnas, nascosto, ma facilmente intuibile visti i dirupi circostanti che non lasciano altre zone di passaggio.
Si piega a destra e si risale il canale via via più stretto e ripido, in particolare a metà e all’uscita, attenzione alla caduta pietre dalla parete destra. sull’ultimo rigonfiamento potrebbe essere presente neve ventata. Sbucati al margine della conca del Crot di Ciaussinè 2550 mt, si piega a destra (nord) risalendo in diagonale il dolce pendio fino al rifugio (10 minuti).
2- Salita dalla teleferica: itinerario delicato nella parte bassa con molta neve (o neve gelata), ideale però nella stagione avanzata poichè resta parecchia neve.
Dalla rampa di accesso al rif. Ciriè a Piano della Mussa, si attraversa vero l’evidente Alpe Rocca Venoni, alla base di un enorme masso. Il sentiero estivo, di cui segue il percorso, risale il ripido pendio a dx dell’alpe e a sx del canale delle capre, dopo 150 mt di dislivello si raggiunge un ripido e lungo cengione, che seguito verso sx permette di raggiungere, con 2 tratti in salita intervallati, da un breve tratto orizzontale, il Pian dei Morti, 2100 mt.
Il lungo cengione può essere delicato e necessita a volte la percorrenza a piedi con ramponi.
Dal pian dei morti si procede verso l’alto (ovest) lungo i pendii del Gias della Naressa, e poi a dx delle bastionate rocciose di Rocca Turo.
Si segue il percorso (ovest) della ex-teleferica, puntando ai ruderi della stazione di arrivo. da qui, ancora più a dx (N-O) per aggirare le rocce sotto la stazione e puntae al colletto a monte (colletto delle vigne, 2680) da cui in breve si giunge al rifugio.
3-Dal canale delle Capre: consigliabile SOLO in annate con abbondante neve e a inizio stagione a causa del torrente che scorre al di sotto della neve!
Si segue la prima parte dell’itinerario della teleferica, fino a raggiungere il canale delle Capre e lo si risale. nei primi 200 mt è meno ripido e piuttosto aperto e può costituire una variante (in discesa) dell’itinerario precedente fino all’altezza del cengione verso sx.
Il tratto più delicato, ripido e stretto, è il successivo, che permette, con le dovute cautele e ramponi ai piedi, di arrivare attraverso una strozzatura e una ripida impennata all’inizio di Pian Gias 2550 m.
Si piega verso sx con un lungo mezzacosta su ripidi pendii (in caso di neve non sicura, è necessario stare più bassi) fino a raggiungere l’itinerario precedente all’inizio del cengione che porta alla stazione di arrivo della teleferica.
Dal Rifugio Gastaldi si punta dritto in direzione della Bessanese, a destra del rifugio, alla base della morena del ghiacciao della Bessanese.
Si piega quindi a sinistra risalendo le bastionate delle Rocce Pareis, si passa a destra di Rocca Affinau, si perviene a un ampio ripiano 2860 m, alla base del colle di Arnas. Dal ripiano si sale il ripido pendio del colle di Arnas 3010 m, eventualmente con i ramponi.
Si scende pochi metri sul versante francese del Glacier d’Arnes (a volte senza sci).
Si risale il ghiacciaio con un ampio semicerchio da destra a sinistra verso Punta d’Arnas (sud ovest) per evitare le zone più crepacciate (crepacci trasversali); si sale (sud poi sud est) con pendenza mai eccessiva fino in prossimità del Colle di Rocce Rosse, piegando poi a sx verso la vicina vetta.
Discesa: fino al Colle d’Arnas si scende dall’itinerario di salita, magari stando più a sx per sfruttare il dosso dove la neve è più trasformata. dal colle, fino al sottostante piano, si scende per itinerario di salita. dal piano, se si sta più a dx, si infila un canale esposto a Ovest (neve quindi più compatta) che porta poco sopra all’uscita dal canale di Arnas del primo giorno.
Questo canale bisogna prenderlo poi tenendosi tutto a dx, lontano dalla bastionata rocciosa che scarica (e pietre fuori) cercando di scendere dove possibile. in breve si giunge alla base, ai relativi piani e quindi a Pian della Mussa.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo, IGC 1/25.000 n° 110,
- Bibliografia:
- G.Bezze, P.L.Mussa, E.Sesia. CDA. Valli di Lanzo, Tesso e Malone. N°56 (vetta sciistica di P.Maria)