
Consiglio di spezzare l'itinerario in 4 giorni e di percorrerlo in senso orario, tuttavia nulla vieta di comporlo diversamente e di percorrerlo in senso opposto.
Il periodo consigliato è l'estate inoltrata o l'inizio autunno poichè si attraversano delle zone che possono presentare grossi accumuli di neve e rendere difficile l'orientamento.
Giorno 1 Piamprato – Rifugio Sogno di Berdzè (D+ 2000m D- 900)
Da Piamprato (1550m) si attraversa il paese, puntando al fondovalle fino ad imboccare sulla sinistra, nei pressi di un alpeggio, il sentiero che sale al colle della borra (2578m), Sentiero ben segnalato nella prima parte, poi tracce quasi assenti, serve un po’ di intuito.
Dal Colle della Borra (2578m) Si scende al santuario di San Besso (2020m), seguendo il sentiero che scende in traverso verso destra dal colle. Giunti al Santuario, ultima possibilità di rifornimento acqua, si segue il sentiero verso il Colle dell’Arietta, classica meta di pellegrinaggio in antichità. Il sentiero è ben segnalato con tacche di vernice bianco e rosse e percorre un lunghissimo traverso ascendente sul fianco meridionale della Rosa dei Banchi. Attenzione, dalle grange arietta in poi è possibile trovare neve anche in stagione inoltrata (Grossi accumuli valanghivi in annate nevose), In tal caso potrebbe diventare difficile individuare il sentiero. Stesso dicasi per il versante Valdostano del colle, esposto a Nord.
Si supera dapprima il colle Balma-Arietta (2335), poi le grange Arietta ed infine la salita parte decisa e molto ripida (catene fisse) verso il Colle dell’Arietta (2960m) (Col de la Nouva per i Valdostani)
Dal colle Arietta si scende in valle di Cogne seguendo il sentiero (Segnavia 13-13B) che taglia in traverso sulla destra e porta, attraversando i dolci pendii erbosi di questo versante, al rifugio Peradza Sogno di Berdzè (2540m).
Giorno 2 – Rifugio Sogno di Berdzè – Bivacco Borroz (D+ 600 D- 1000)
Dal rifugio Sogno di Berdzè (2540) si segue la bella mulattiera che porta al colle Finestra di Champorcher (2826 m), da qui si scende sul versante di Dondena per recuperare il sentiero fino al Colle di Fénis (2831m) da cui si scende in Val Clavalitè seguendo il bel sentiero segnalato che traversa verso il lato sinistro della comba Tersiva e giunge al Bivacco Egidio Borroz (2156m), 25 posti letto, stufa, elettricità, cucina a gas, acqua.
Giorno 3 – Bivacco Borroz – Rifugio Dondena (D+ 1100 D- 1200)
Dal Bivacco Egidio Borroz (2156m) si segue la poderale che porta all’alpeggio Tsa de l’Etsely, da cui parte il sentiero (Segnavia 5) che giunge in breve al colle di Etsely (2819m), dal quale si scende nel vallone di Savoney fino al bellissimo lago Medzove (2386m) (Segnavia 4 – 4A – 5A). Dal lago continuare a destra sul sentiero che porta al Col Medzove (2614m) (Segnavia 4). Giunti al Col Medzove si prosegue verso la conca dei laghi del Mont Avic (Segnavia 5C – Riugio Barbustel) Si superano il Lago Leita, il Gran Lago, il Lago Cornuto, il Lago Nero e si giunge al Lago Bianco, magnifica cornice naturale in cui è inserito il rifugio Barbustel (2132m), possibile rifornimento di acqua.
Dal Barbustel si segue il frequentatissimo sentiero per il Col de Lac Blanc (Segnavia 5) dal quale ci si affaccia sulla valle di Champorcher. Scendere dunque al Lac Muffè ed imboccare , sulla destra, il sentiero per l’alpe ed il lago Vernoille (2145m) ed il lago Raty che passa nel vallone racchiuso tra la Tete des Hommes ed il Mont Ros/ Bec Raty (Segnavia 9C). Si supera dapprima un colletto sopra il lago Vernoille (2278m) che da accesso al vallone di Raty, si supera il lago Raty (2284m) e si scollina una seconda volta (2407m), entrando nel vallone delimitato a destra dalla cresta Gran Rossa / Mont Glacier , lo si percorre in discesa fino al Villaggio Dondena ed il Rifugio Dondena (2110m).
Giorno 4 – Rifugio Dondena – Piamprato (D+ 1000 D- 1600)
Dal rifugio Dondena si segue per circa 500 metri la poderale che sale a Cimetta Rossa, abbandonandola poi per puntare a destra sui prati ad un evidente alpeggio con il tetto in lamiera, alla base della Cima Beccher.
Si segue all’incirca l’itinerario Scialpinistico e con una esile traccia su pietraia si sbuca dapprima in cresta e poi in cima alla Beccher Sciistica (2920m).
Si continua a percorrere, in discesa, la cresta della Beccher Sciistica fino a giungere ad un Intaglio, traversare dunque verso sinistra e risalire su pendio erboso fino ad entrare sulla lunga cresta della rosa dei banchi, dopo un breve sali-scendi si traversa a sinistra e si affronta il pendio erboso e pietroso che giunge sulla vera Cima Beccher (2945m).
Da qui proseguire sempre sul filo di cresta (aerea ed esposta) fino ad un intaglio roccioso da cui, con un breve passaggio in cui ci si aiuta con le mani su terreno sfasciumoso ed esposto (EE/F) ci si immette sul tratto finale di cresta che in pochi minuti porta in cima alla Rosa dei Banchi (3163 m).
Dalla vetta ripercorrere la cresta a ritroso dopodichè scendere nel valloncello delimitato dal Becco Pragelas e la Cima del Rospo, con itinerario non segnato ma evidente fino a raggiungere il pianoro sotto il Lago Reale dove si intercetta il sentiero che scende dal Colle Larissa fino a Piamprato (1550m).
- Cartografia:
- IGC 1:60.000, Ivrea, Biella e bassa Valle d'Aosta/Gran Paradiso scala 1/50.000 Enrico editori Ivrea
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Balma (Punta della) e Punta della Borra da Piamprato

Borra (Colle della) da Piamprato

Nero (Monte) e Punta Santanel da Piamprato, anello per i laghi Santanel

Belvedere (Punta di) o della Marmotta da Piamprato

Orletto (Punta dell’) e Cima Orletto da Piamprato

Rosa dei Banchi (Rifugio) da Piamprato

Beccher (Cima) da Piamprato

Borra (Punta della) da Piamprato

Laris o Larissa (Col) da Piamprato

Mulère (Bec) da Piamprato
