
Dopo il bar si trovano le indicazioni per il Passo dell’Usciolo e Lago Ravinella, si sale la scalinata e si prosegue sul sentiero che piega a sinistra.
Poco dopo si incontrano altre indicazioni e si prosegue sul sentiero di destra, si supera il rudere dell’Alpe Orlo e si incontrano nuovamente altre indicazioni: verso sx di va per la Montagna Ronda (percorso che si fara’ al ritorno), diritto si va per il Colle dell’Usciolo.
Prendere l’AV per l’Usciolo, sentiero ben segnato fino all’ononimo colle, si passa per l’alpe Cunetta di sotto, e nei pressi di quella di sopra, senza pero’ raggiungerla, il sentiero piega a dx fino all’evidente e piccolo intaglio del Colle, dove, sulla dx c’e’ cima Ravinella e sulla sx cima dell’Usciolo.
Dal Colle dell’Usciolo, prendendo immediatamente una ripida traccia sulla dx, si percorre la dorsale nord della Cima Ravinella, ed in breve si arriva alla vetta con crocina 2117 m.
Tornati al colle si scende al Lago di Ravinella e si risale in direzione N-W per ritornare in cresta, sempre segnata con tacche bianco-rosse, ed in breve in cima alla punta dell’Usciolo 2187 m.
Da ora non sono piu’ presenti tacche e nemmeno ometti, ma il percorso e’ di cresta, con delle evidenti e comode tracce di animali che la percorrono.
Si segue il filo di cresta, facendo attenzione all’erba olina scivolosa, alcuni tratti di risalite possono essere evitati da tracce appena poco sottostanti al filo.
Non seguire le tracce al di sotto della cresta quando questa ha delle notevoli risalite, si corre il rischio di finire su canalini e pendii ripidi e scivolosi e di finire fuori dall’itinerario.
Dopo la punta dell’Usciolo, c’e’ solo una quota pronunciata, e, scesa questa si arriva ad una piccola selletta dalla quale parte la ripida cresta del Pizzo delle Rossole (su alcune carte quotato ma non nominato).
A sx, sul versante sud, c’e’ una breve traccia da seguire per riprendere immediatamente la cresta (ce n’e’,volendo, una seconda poco piu’ bassa che si prolunga facendo un traverso, e che allontana dalla cresta, che in ogni caso si puo’ recuperare poi su terreno sempre ripido), ci si giostra tra cengette erbose e roccette, con qualche passo facile di arrampicata sul ripido e si ritorna in cresta, arrivando alla roccette accatastate e grigiastre che formano la vetta del Pizzo delle Rossole 2249 m.
Dalla cima si scende prima per cresta larga di roccette, si continua per cresta, e poi ci si trova davanti ad un risalto (che si puo’ risalire ma non scendere dalla parte opposta) da evitare sul versante nord, tramite un breve passaggio tra placchette e roccette in una sorta di canalino.(attenzione in caso di bagnato o neve)
Si aggira quindi il risalto evitato diagonalmente, tornando in cresta su di una selletta, dove, immediatamente, ci si trova davanti il secondo ostacolo, un gendarme che blocca il passaggio.
Anche questo tratto va raggirato sul versante nord, anche qui il passaggio e’ abbastanza breve e, in diagonale ed in leggera discesa, bisogna passare su delle placchette poco appigliate fino ad arrivare alla base di altre placchette da dove bisogna risalire.
Queste ultime presentano dei passaggini di I°, occorre fare un po’ attenzione all’esposizione, la roccia e’ buona anche se non eccessivamente appigliata. (anche questo aggiramento di cresta necessita molta attenzione in caso di bagnato o neve).
Tornati in cresta c’e’ ancora da fare qualche passaggio su roccette, altre, inclinate, evitabili su erba, fino ad arrivare alla vetta della Ronda con la sua bella crocina 2414 m.
Dalla punta basta seguire i segni bianco-rossi della via normale per la cresta sud-ovest, che, passando per l’Alpe Fornale di sopra e di sotto(attenzione che diverse volte la traccia sparisce tra l’erba ma ci sono varie tacche) , ed incontrando il bivio con il colle dell’Usciolo dell’andata, riportano a Campello Monti.
NB: in caso di neve sul versante nord nei tratti chiave dove occorre raggirare i risalti di cresta, ci sono delle vie di fuga:
– appena sceso il Pizzo delle Rossole, senza arrivare al primo risalto, tramite un ripido pendio erboso sul versate sud
– (se si supera il primo risalto, passaggio piu’ facile), tramite un ripido canalino che scende a sud, posto alla selletta tra il primo risalto ed il secondo
In entrambi i casi, scendendo per i canalini, di circa 40 m, si puo’ intercettare una traccia di sentiero che se la si percorre fa evitare tutto il resto della cresta est per la Ronda e fa recuperare il sentiero di salita della normale per la cresta sud-ovest, altrimenti, occorre trovare un altro eventuale ripido canalino di risalita per recuperare la cresta est
- Cartografia:
- IGC 10 ROSA-ALAGNA-MACUGNAGA
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