Itinerario realizzabile nei due sensi (Roma-Udine oppure Udine -Roma). Dislivello comprensivo di tutte le risalite.
Dalla Punta Roma scendere verso l’ampia sella detritica alla base del versante Nord-Nord-Ovest della Punta Roma, piegando prima un po’ a destra per evitare un settore più ripido e fratturato, poi a sinistra lungo un sistema di placche e gradoni. Continuare lungo tutta la cresta formata da torrioni, gendarmi affilati, spuntoni e gradoni spigolosi mantenendo il filo frastagliato che fa da confine a pareti di oltre 300 metri. Si superano spigoli, fessure, diedri e camini, alternando alla progressione in conserva anche qualche tiro di corda da 25/30 metri e alcune calata in doppia di 30 metri al massimo.
I numerosi Fix con piastrine posizionati lungo l’itinerario, oltre a renderlo più sicuro ne evidenziano meglio il percorso (due Fix accoppiati indicano un punto di sosta o l’ancoraggio per una calata in doppia).
Un ultimo tratto di cresta più facile, ma ugualmente aereo, porta alla Breccia degli Angeli. Dalla breccia portarsi alla base del muro rosso (ometti) e superarlo direttamente con una lunghezza di 30 metri (IV+) e un secondo tiro più facile (III). Seguire ancora la cresta pianeggiante per una quarantina di metri e raggiungere la croce della Punta Udine.
Discesa: dalla vetta seguire gli ometti fino al Colle del Coulour del Porco e il percorso della Ferrata fino al rifugio, 45 minuti.
Vie di Fuga: l’unica scappatoia è quella dalla Breccia degli Angeli; raggiunto l’intaglio è possibile scendere il canale detritico verso il Lago Porcieroles sul versante francese e risalire al Colle del Coulour del Porco per poi rientrare in rifugio, 1 ora.
E’ sconsigliata la discesa in corda doppia sugli opposti versanti della cresta per la complessa morfologia e la considerevole altezza delle pareti.
(descrizione tratta dal sito del rifugio Giacoletti)
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.6 Monviso