Imboccare la stradina innevata che con ripida salita porta ad alcuni ruderi su una radura. Da li tendere a dx nel rado ma ripido bosco di faggi, poi spostarsi verso sx per aggirare una pietraia intuibile da enormi gobbe nevose. Si esce su un falsopiano ai bordi di pietraia con a sx una fascia di pini. Passare rasentando tali conifere fino a quando non risulta conveniente traversare a dx il ripido canale chiuso in alto da salti rocciosi. Portarsi quindi sulla dorsale a dx e risalirla stando nel rado e ripido bosco, più sicuro che i ripidi e aperti pendii sulla sx. Verso la fine del bosco, i pendii finali si fanno meno ripidi e stando sempre in prossimità della panoramica dorsale NE, si tocca la vetta con la misera crocetta ma con panorama di prim’ordine. Discesa per l’itinerario di salita oppure, con neve sicura, sui ripidi pendii a dx della dorsale scendendo, fino al falsopiano di cui sopra.
- Cartografia:
- Valli di Lanzo e Moncenisio