L'itinerario è ben segnalato e non presenta difficoltà rilevanti.
Il primo tratto del percorso può essere effettuato con la seggiovia o a piedi; in questo caso si deve aggiungere alle 3 ore stimate un’altra ora e mezza di cammino. Per chi opta per quest’ultima soluzione, il sentiero che raggiunge il Belvedere segue, sino all’Alpe Burki, la strada sterrata e successivamente un tracciato ben visibile che sale nei boschi sotto la seggiovia, costeggiando dapprima la pista da sci e successivamente attraversando una conca erbosa dove si incontra il Rifugio del C.A.I. di Saronno.
Dal Belvedere, il percorso si svolge quasi tutto in piano e in discesa; alcuni tratti sono attrezzati per renderlo percorribile a tutti. Si attraversa il ghiacciaio lungo un itinerario segnalato. Raggiunta l’Alpe Fillar, si piega a destra in una valletta fresca e verdeggiante (camosci).
Quindi si attraversa un nevaio formato dalle valanghe per arrivare all’Alpe Roffelstaffel, dove è stato operato un restauro conservativo.
Inizia quindi la discesa su Pecetto, poi lungo le vecchie scalinate costruite dagli alpigiani che sfruttavano gli alpeggi oggi abbandonati; nella parte inferiore possibilità di vedere gli stambecchi. Raggiunta la sponda sinistra dell’Anza, si prosegue per Pecetto seguendo la comoda strada che scende dal Burki.
Si consiglia di percorrere l’itinerario al ritmo necessario per dedicare tutta l’attenzione alla varietà dell’ambiente circostante. Il sentiero naturalistico può essere percorso anche nella direzione opposta, ossia salendo da Pecetto fino al bivio soprastante la gola di Roffel, dove (lasciando a destra l’itinerario per la Capanna Sella), si piega a sinistra raggiungendo l’Alpe Roffelstaffel, quindi l’Alpe Fillar e, attraversando il ghiacciaio, si arriva al Belvedere.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n°5 - Cervino Matterhorn e Monte Rosa
- Bibliografia:
- A piedi in Piemonte – Vol.3 (N.502)