-Può venire utile l'uso della MTB fino oltre il rifugio Prarayer, riducendo nei tempi il lungo spostamento iniziale
-Gita da intraprendere con certezza di bel tempo per i motivi citati nel primo punto
-Isolamento e ricerca dell'itinerario sono le caratteristiche principali di questa gita
Dallo sbarramento della diga percorrere il lungolago e raggiungere il rifugio Prarayer,se si utilizza la MTB per l’avvicinamneto è possibile proseguire oltre.
Si prosegue su bel sentiero in direzione del Rif.Aosta(sentiero N°10) e alpeggi Bella Tsa (sentiero N°11), giunti ad un bivio si prosegue seguendo le indicazioni del sentiero N°11 e, dopo aver attraversato un ponte sul torrente Buthier, si inizia a salire fino a raggiungere gli alpeggi Bella Tsa.
Poco oltre gli alpeggi si stacca sulla sx una traccia verso dei pascoli prativi. Li si attraversano fino a che la traccia termina ed inizia un lungo traverso in direzione NO su di una grossa cengia che sorregge il ghiacciaio delle Gr.Murailles. Da ora in avanti si troveranno solo ometti e bolli gialli (a volte qualche bollo bianco)
Il percorso affronta il passaggio di due camini rocciosi, alti una decina di metri, che permettono il superamento di due balze. Il camino più in basso è il più tecnico ma meno esposto del successivo. Si raggiunge la quota 2694mt, si scende qualche metro in un grosso bacino – con torrentello – e si continua a traversare fino ad una zona erbosa. Da qui, si inizia a salire in verticale fino a raggiungere la conca con piccoli laghetti. Il bivacco rimane alla ns sx ed il ghiacciaio davanti.
Da qui ci sono due possibilità entrambe segnalate sulle cartine openciclemap:
1- Occorre prendere come riferimento un grosso ometto che si trova sulla cresta a destra del bivacco. Compiere un semicerchio da destra verso sinistra, traversando eventualmente su neve il più in alto possibile sotto il fronte del ghiacciaio, per raggiungere la cresta e l’ometto citato prima. Da questo punto con qualche passo d’arrampicata si giunge velocemente al bivacco. Se questo tratto non è innevato, bisogna prestare molta attenzione alle placche rocciose che si traversano su roccia scivolosa (peggio ancora se bagnata o verglassata);
2 – Giunti nella conchetta dei laghetti, si traversa il pianoro restando bassi, fino a portarsi sotto la cresta ovest che sorregge il bivacco. Ad un primo tratto roccioso segue un breve saliscendi esposto e su roccia infida/pietrisco. Segue un tratto verticale con passaggi di II prima di sbucare al bivacco.
- Cartografia:
- IGC 1 : 30000 n° 115