Grazie alla sua esposizione il periodo di salita solitamente inizia a metà giugno fino a fine ottobre.
Attualmente (info 2021) il bivacco in cima non è utilizzabile come tale (non ci sono materassi e coperte) in osservanza delle normative Covid.
Gli ultimi 5 km di questa strada (che ne misura 20) sono su discreto sterrato. Si parcheggia nell'ampio piazzale dove parte la teleferica del Rifugio Ca' d'Asti a quota circa 2050 m. Si può anche proseguire fino sotto al Rifugio La Riposa, posteggiando a bordo strada prima della barra (pochi posti).
Dal parcheggio all’inizio della teleferica (fontana) si procede in direzione nord per l’evidente sentiero, che tra i radi pini mughi conduce ad un colletto a poca distanza dal Rifugio La Riposa (altra fontana).
Seguendo le indicazioni e le tacche di vernice bianca/rossa, si inizia a salire con percorso abbastanza sostenuto, con numerose svolte lungo le pendici erbose della montagna. Si raggiunge lo sperone roccioso che sorregge il Rifugio Ca’ d’Asti (2854 m), a cui si perviene con un ultimo strappo.
A monte del rifugio si riprende la salita sempre evidente; l’ambiente cambia e i prati lasciano spazio alla pietraia.
Senza alcuna difficoltà ci si inerpica prima con un lungo traverso verso est, poi con numerose svolte in direzione del pilone della Crocetta, ben visibile in alto.
Raggiunta la Crocetta (3306 m), appare finalmente la cima; si prosegue su un’ampia cengia a mezzacosta in leggera salita, fino alla verticale sotto la cima, dove si sale con andamento più ripido, su cenge e roccette piuttosto esposte, attrezzate con catene.
Superate le ultime roccette si perviene al piazzale antistante la cappella-rifugio Santa Maria. Ancora qualche passo di salita e si può toccare la statua della Madonna posta proprio in cima.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.3 Val di Susa Val Cenischia