Possibilità di traversare su Ceresole.
La partenza del sentiero si trova 100 m prima di Chiapili di Sopra, proprio a fianco di una piccola baita in pietra, dove si trovano i cartelli indicanti il sentiero Videsott e sentiero Tempo. Si passa accanto alla casetta e ci si inoltra nel breve tratto boscoso a destra, restando ai margini del ruscello, per poi uscire dal bosco in un bel ripiano con un rudere.
Qui si piega verso sinistra (ovest) iniziando un lungo traverso nel ripido pendio erboso (tacche di vernice bianco-rosse del sentiero, se visibili) portandosi poi su una spalla erbosa al di sopra del rio che forma belle cascatelle.
Superato un tratto più ripido si entra nella parte iniziale del vallone di salita, toccando la zona dell’Alpe Pertica a circa 2000 m. Si resta ora circa al centro del valloncello, aggirando zone con grosse pietre restando non lontani dal corso del ruscello fino ad arrivare all’Alpe Fumetta 2165 m.
Qui a seconda dell’innevamento si può continuare nell’avvallamento del torrente, restando a destra traversando un dosso cosparso di massi, oppure (più lungo) seguire il corso del sentiero estivo, che subito a destra delle baite risale la dorsale per con numerosi zigzag, quindi piega poi in direzione nord percorrendo un altopiano dove ci sono i ruderi dell’Alpe Pianass.
In entrambi i casi ci si ricollega al termine di questo ripiano, riprendendo a salire abbastanza dolcemente un pendio che porterà a circa 2400 m dove si incontra un cartello indicatore del sentiero Videsott.
Qui si hanno due opzioni:
1. la più breve, anche se per un tratto sarà priva di sentiero e con percorso un po’ scomodo, prevede di salire sul dosso erboso a destra, per poi seguire l’andamento del vallone piegando leggermente verso destra, in direzione del Colle della Terra giù visibile sullo sfondo. Si attraversa poi il rio e seguendo alcuni ometti e vaghe tracce, si inizia a salire con un traverso il pendio di erba e massi, sempre in direzione est, per aggirare alcune bastionate rocciose sovrastanti. Prima di arrivare di fronte alla morena rocciosa, si piega a sinistra e si inizia a salire, seguendo vaghe tracce, il pendio abbastanza ripido composto da erba, detriti e una zona di pietraia, che va possibilmente evitata perchè un po’ instabile. A circa 2700 m si incrocia poi la mulattiera di caccia proveniente dal colle del Nivolet.
2. percorso più lungo ma più comodo (consigliabile in discesa per compiere un anello parziale molto panoramico): si attraversa subito il rio per poi compiere un lungo diagonale ascendente in direzione ovest, passando sotto delle pareti rocciose. Si arriva nei pressi dei ruderi dell’Alpe Comba 2549 m, dove questo sentiero incrocia la strada reale, che ora va seguita in leggera ascesa verso est, per un lungo tratto raggiungendo poi il punto di collegamento con l’itinerario n.1
Da qui in poi non resta che proseguire seguendo l’andamento della bella mulattiera, con alcuni tratti purtroppo ormai in parte franati ma privi di difficoltà, sino a giungere al Colle della Terra 2911 m.
Da qui verso destra, in pochi istanti si giunge all’ometto posto sulla Punta Rocchetta 2922 m.