L’inizio della traccia è posizionato sul lungolago di Riva del Garda, di fronte all’ufficio di informazione per i turisti di Garda Trentino (segnavia 732). Imbocchiamo il percorso ciclabile che lungo il Viale della Liberazione ci porta verso il centro di Riva. Superiamo l’imponente edificio della Rocca e Piazza 3 Novembre, arrivando a incontrare la Gardesana Occidentale nei pressi del porto. Qui giunti, seguiamo la strada principale verso sud, per alcune centinaia di metri. Prima di raggiungere il primo tunnel della Gardesana, teniamo la destra e affrontiamo una ripida rampa in porfido che ci porta a imboccare il famoso sentiero del “Ponale”. Questo tratto di percorso, su fondo sterrato, ha un panorama ineguagliabile.
Senza alcuna alternativa percorribile in bici, arriviamo al termine dello sterrato in corrispondenza del ristoro Ponale Alto Belvedere. Al vicino bivio teniamo la destra in direzione del Lago di Ledro. Al vicino bivio teniamo la destra in direzione del Lago di Ledro e prima della galleria scendiamo a sinistra per attraversare la valle senza passare per la strada statale. Incontrata la strada asfaltata per Pregasina, svoltiamo a destra e, prima del ponte, imbocchiamo la strada sterrata sulla nostra sinistra. Il percorso da seguire per raggiungere il Lago di Ledro è chiaro. Attraversiamo così i centri di Pre e Molina, giungendo al lago, dove abbandoniamo i segnavia del percorso 732.
Dal Museo delle Palafitte proseguiamo circa 200 metri e svoltiamo a sinistra su Via di Pastei per continuare sulla strada che conduce verso le campagne di Legos. Al termine dei prati prendiamo la strada forestale che sale a destra che a tratti sterrata e, nelle parti più ripide, cementata conduce fino a Bocca dei Fortini dove termina la salita.
Da lì, seguiamo la strada militare a sinistra in direzione Baita Segala e proseguiamo fino a Passo Guil dove ritroviamo i segnavia del percorso 733 che ci portano verso Passo Rocchetta.
Alcuni passaggi sono qui piuttosto esposti ma sempre su una sede piuttosto ampia e comoda. Gli ultimi metri di salita, che ci portano a raggiungere la bocca di Passo Rocchetta, sono ripidi e piuttosto sconnessi e richiedono un certo impegno e tecnica. Altrimenti si tratta di spingere la bici poche decine di metri. Superata la sbarra, troviamo due vie di discesa verso Malga Palaer. Come indicato dalla segnaletica, imbocchiamo quella di sinistra, essendo l’altra riservata ai pedoni. Questo tratto è la parte più tecnica del percorso, si incontrano molte radici, scalini, rocce e qualche tornane stretto.
Arrivati a incontrare la strada forestale, teniamo la destra e, seguendo questa, raggiungiamo appunto Malga Palaer. Qui parte un sentiero nel bosco che inizialmente è bello e scorrevole, poi si fa decisamente sconnesso fino a reincrociare la sterrata; si attraversata la strada proseguendo sempre su sentiero sassoso ma quasi interamente ciclabile fino a raggiungere nuovamente la sterrata (questo tratto è evitabile seguendo sempre la strada sterrata da Malga Palaer). Il percorso segue ancora la strada forestale, sempre in discesa fino al paese di Pregasina. Attraversiamo il centro abitato, dove troviamo altri punti di ristoro, poi sempre in discesa, proseguiamo sulla strada principale. In questo tratto di strada asfaltata in discesa, diverse curve sono cieche, la carreggiata è piuttosto stretta e, oltre a pedoni e bici, non è raro incontrare qualche macchina. Poco dopo aver superato il punto panoramico con la grande statua Regina Mundi, nei pressi dell’imbocco del tunnel per la Val di Ledro, svoltiamo a destra e imbocchiamo la vecchia strada, ora chiusa al traffico. Questa ci riporta direttamente al bivio incontrato all’inizio della nostra salita, nei pressi del ristoro. Ripercorrendo a ritroso quindi lo spettacolare percorso della Vecchia Ponale, torniamo a Riva, nostro punto di partenza.