Il giro ad anello per la Colla del Pizzo allunga il percorso ma offre un ambiente decisamente più selvaggio rispetto alla via di salita classica.
La difficoltà EE è data solo per l'eventuale salita al Pizzo d'Ormea, ed al fatto che a volte i sentieri sono poco evidenti (seppur sempre segnalati).
Consigliabile in autunno, in quanto nei mesi più caldi la zona è soggetta a frequenti nebbia di calore.
Da Quarzina si sale un vicolo tra le case portandosi nel nucleo abitato, incontrando nuovamente la strada asfaltata. Si prosegue a sinistra delle ultime case su un sentiero che inizia da uno spiazzo sterrato (segnavia e indicazioni). Si prosegue per un tratto non lungo di sentiero nel bosco che poi interseca la pista sterrata che salirà fino alla Costa degli Archetti (il grosso ripetitore già visibile da lontano poco sotto la cima). Il percorso si presta, specialmente nella parte alta dove la sterrata molto sconnessa compie numerosi tornanti, a scorciatoie per prati e magri pascoli.
A quota 1600 m circa, è anche possibile una breve variante: si abbandona il tratturo per salire a destra il costone di erba, cespugli e qualche pietra che porta alla modesta sommità del Monte Castello di Quarzina 1773 m, bel punto panoramico. Dalla sommità si scende per il crestone opposto (ovest) perdendo 40 m di quota fino ad incontrare nuovamente la sterrata.
Si prosegue quindi in salita alternando scorciatoie e sterrata fino a raggiungere il dosso con il ripetitore (dove ci si collega al percorso proveniente da Chionea passando per il Rifugio Valcaira).
A questo punto si hanno due possibilità:
A – se si vuol salire prima al Pizzo di Ormea, è continuare sulla evidente traccia che sale più ripida verso la paretina del Pizzo, arrivando alla cresta nord-est. Qui si incontra subito l’unico “ostacolo” ovvero una placchetta di 3 m dove è stata posta una corda per facilitare la salita (non c’è esposizione). Dopo si prosegue più comodamente con percorso panoramico per altre roccette e tratti di sentiero fino alla cima 2476 m. Cautela in caso di neve o ghiaccio (ramponi)
B- se si vuol bypassare la salita al Pizzo di Ormea o eventualmente farla dopo, nei pressi di una palina indicatrice si nota il sentiero che a sinistra consente di aggirare tutto il versante est del Pizzo d’Ormea, per poi giungere ad una spalla erbosa dove si intercetta il facile crestone ovest.
Si continua in discesa fino alla depressione tra questo e la Cima delle Roccate, seguendo i segnavia dell’Alta Via delle Alpi Liguri (sentiero poco evidente) per poi iniziare la risalita di 150 m circa che porterà sulla sommità della Cima delle Roccate 2476 m, tra erba pietrame e qualche cespuglio.
Per il ritorno ovviamente la via più veloce e comoda è quella dell’andata, altrimenti si può compiere un interessante giro ad anello (parziale).
Si risale fino alla palina indicatrice sulla dorsale ovest del Pizzo di Ormea a circa 2400 m, qui il sentiero da seguire piega nettamente di 90°a sinistra, anche se manca il cartello indicatore, si deve pertanto fare caso ai segnavia dell’Alta Via delle Alpi Liguri sulla sinistra. Inizialmente la traccia non è molto visibile ed anche i bolli sono radi, il consiglio è quello di restare a mezza costa senza scendere troppo finchè si arriva al di sopra del crestone che collega il Pizzo con la Colla (ben visibile e sottostante). Qui si nota in maniera migliore il sentiero che abbastanza ripidamente condurrà allo stretto colletto di quota 2202 m. Da qui volendo, in circa 20′ si può toccare la non lontana Cima Ruscarina 2257 m.
Dalla Colla del Pizzo si scende invece il pendio di erba e cespugli puntando al sottostante lago, ma poco prima di raggiungerlo a circa 2100 m, i segnavia continuano verso destra, iniziando una breve ma ripida risalita, prima di proseguire con un lungo tratto a mezza costa (sempre ascendente ma meno faticoso) che taglia tutto il versante nord-est del Pizzo d’Ormea. Dopo circa 20′ dal lago si arriva ad una dorsale erbosa, dove si incontra il tracciato che sale da Chionea a quota 2200 m (si è pertanto dovuti risalire di circa 120 m di dislivello).
A questo punto si scende il comodo crinale erboso seguendo i segnavia (il sentiero non è marcato ma ben segnato) giungendo così al Rifugio Valcaira 2010 m, posto leggermente sotto cresta sulla destra.
Si prosegue in discesa seguendo indicazioni per Chionea, fino ad incontrare una strada sterrata sostanzialmente pianeggiante: questa andrà seguita verso destra, con alcune leggere risalite (si passa anche un alpeggio), per ritornare sul versante di Quarzina, per circa 2 km finchè ci si ricollega al percorso dell’andata a 1890 m. Esiste anche una seconda stradina, meno marcata, che parte proprio dal rifugio Valcaira e anch’essa riporta alla via della Costa degli Archetti a quota 2000 m circa.
Variante di salita: da Quarzina è possibile salire direttamente alla Cima delle Roccate salendo per la Costa Ciagrea, ambiente molto selvaggio e privo di sentieri.
- Cartografia:
- Alpi Liguri Parco naturale alta Valle Pesio e Tanaro 1:25000