Richiede abitudine al terreno apuano vista l'abbondanza di erba e la roccia spesso da controllare attentamente.
Da Campocatino (2 euro di pedaggio per accedervi in auto) si prende il sent. 147 e lo si lascia in corrispondenza della dorsale boscosa che scende a est della Roccandagia. Si segue un sentiero a destra fino a un tavolo con panche, da qui a occhio si sale nel bosco fino alla sommità della dorsale, ormai in prossimità delle prime rocce della cresta. La via classica non attacca qui, ma nel canale erboso a sinistra. Si piega quindi nel canale superando alcune roccette di I-II, fino a una sosta a chiodi (ignorare gli spit sulla destra) da dove parte la classica.
L1: su per il canale, ora stretto a diedro, con molta erba. III, 1 fix, 2 ch., sosta su fix.
L2/L3: proseguire nel canale salendo un primo muretto e poi il camino successivo (IV/IV+, 1 fix e 1 ch.). Dopo un breve tratto erboso si trovano 3 camini/diedri paralleli: si sale quello centrale, un po’ obliquo e non facile (IV+/V, 3 ch.). Al di sopra il terreno si fa di nuovo appoggiato ed erboso; proseguendo per circa 10/15 m si trova la sosta. 60 m buoni, tiro da spezzare attrezzando una sosta prima del diedro obliquo o subito dopo.
L4: breve camino verticale (IV) poi a destra su erba fino alla sosta (25 m, 1 ch.).
L5: altro breve diedro (IV/IV+) poi a destra su erba fino a raggiungere il filo di cresta, abbastanza aereo; poco oltre, sul filo, si incontra la sosta (20-25 m, 1 ch.).
L6: si sale la paretina sovrastante (bella fessura ad arco, friends), poi leggermente a destra (alberello secco) fino alla sosta, sotto caratteristici tetti (25-30 m, IV, 2 ch.).
L7: traversino a destra, facile ed esposto (II), poi diedro appoggiato ma liscio (IV+ poi V, 4 ch.). Se ne esce faticosamente a sinistra e al di là dello spigolo si dovrebbe trovare una sosta. Oppure si sale ancora (2-3 ch.) verso un diedro di roccia completamente rotta (III), che porta a una sosta su 3 vecchi ch. sul filo dello spigolo (45 m totali).
L8: sopra la sosta, breve placca compatta da salire obliquando a sinistra (V-, 2 fix). Poi terreno facile (III) fino alla sosta a spit (20 m).
Ancora un breve tratto facile e si arriva a un’ampia sella erbosa dove la via comunemente seguita finisce (in realtà la classica prosegue fino in vetta alla Roccandagia con difficoltà maggiori e un tratto originariamente salito in artificiale).
Discesa: con attenzione, ci si abbassa a sinistra per pendii erbosi e roccette fino al Canale S. Viano. Si scende il canale e prima della fine se ne esce sulla sinistra orogr. fino a raggiungere il bosco. Per labili tracce verso sinistra si ritorna sul percorso dell’avvicinamento.
- Cartografia:
- Multigraphic
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI