In via pochi chiodi non piu di una dozzina, utili i friends e i cordini per le clessidere
Dal rif. Treviso di segue il sentiero che sale a f.lla delle mughe, oltrepassata la parete sud del Dente del rifugio, il sentiero si allarga verso la punta della Disperazione per poi rientrare in prossimità del canale che divide il Dente dalla Punta del rifugio, oltre questo pochi metri a des. un altro canale camino sale addossato alla Pala del Rifugio. Seguirlo brevemente fino al primo punto comodo dove sostare.
- L1: 40 m IV/IV+ sosta su ch. . Risalire il canale che in alto diventa camino fino ad una sosta su un pulpito.
- L2: 57 m V pp.V+ 2 ch. sosta su clessidre con cordoni Dalla sosta proseguire verticalmente lungo la fessura giallastra (ch.) continuare per tutta la lunghezza della fessura superando un paio di passi strapiombanti. Alla fine di essa sotto una marcata nicchia, salire a des. lungo una lama fino ad un terrazzino, con sassi incastrati in una nicchia con cordoni, dove si sosta.
- L3: 45 m IV sosta su cless. Obliquare verso sin. e poi rientrare verso des. obliquando, sempre verso des. , fin sotto uno stretto camino. Sosta su clessidre
- L4: 30 m III / IV sosta su ch. + spuntone Superare il soprastante camino e proseguire per rocce più facili fino ad una stretta f.lla dove si sosta.
- L5: 50 m V- poi IV+ 3 ch. sosta su 1 ch. Dalla f.lla alzarsi di un paio di metri fino ad un ch. abbassarsi leggermente e cominciare a traversare a des. 2 ch.) fino a giungere sotto la verticale di una nicchia posta più in alto, proseguire verticalmente fino alla nicchia dove si sosta.
- L6: 57 m III+ sosta su 2 ch. Alzarsi verticalmente dalla sosta fino ad un terrazzino, obliquare verso destra fin sotto un camino che si segue interamente fino ad un terrazzino erboso dove si sosta.
- L7: 50 m V poi IV+ sosta su cless. Risalire interamente il soprastante pilastro lungo un sistema di fessure, fino a sostare su clessidre poco sotto un terrazzino erboso.
- L8: 30 m V poi IV+ 2 ch. sosta su cless. Pala del Rifugio – Pentagramma Pala del Rifugio – Pentagramma 2 Portarsi sotto la parete soprastante in prossimità di un diedrino (ch.), alzarsi fin sotto uno strampiombo (ch.) ed uscire obliquando verso des. aggirando la fascia strapiombante posta più alto. Sosta su clessidre dove finiscono le difficoltà.
- L9: 40 m III+ Sosta su cless. Superare la soprastante rampa erbosa obliquando verso sin. proseguire lungo uno spigolo fin sotto un camino dove si sosta su clessidre.
- L10: 50 m IV+ p.V- sosta su 2 ch. Proseguire lungo il camino, superare una fessura strapiombante e continuare lungo tutto il pilastro fino ad un ‘ampio terrazzo erboso sotto una parete verticale giallo grigia. Sosta su 2 ch.
- L11: 50 m V+ poi V e IV+ sosta su ch. Superare il soprastante diedro (ch.) fin sotto un tettino, oltrepassare lo spigolo posto a sin. (esposto) e proseguire verticalmente con arrampicata entusiasmante fino ad un sosta sotto un tettino.
- L12: 40 m IV + p. V- sosta su spuntoni Traversare un paio di metri a sin. e superare il tettino nel punto più agevole, proseguire verticalmente per rocce via via più facili. Sosta su spuntone
- L13: 20 m II sosta su spuntoni. Facilmente senza via obbligata alla cima.
Discesa
La discesa dalla Pala è abbastanza laboriosa e non banale. Richiede attenzione, soprattutto con pioggia, anche se le difficoltà tecniche sono basse ed il percorso costantemente segnalato da frecce e bolli rossi. Percorre la cresta rocciosa che unisce la Pala del Rifugio alla base del Sass de Ortiga, quindi una cengia che fascia il versante sud-ovest del Sass de Ortiga fino alla Forcella delle Mughe, dove si sbocca sul sentiero segnalato (n° 720) che riporta al Rifugio Treviso. Dalla cima, dopo qualche metro su facile cresta, si scende un canalino roccioso (15 m, 2°) in versante sud (Vallon delle Mughe).
Una successiva traversata in quota per rocce e detriti, contornando la testata di un sistema di canali che scende verso il Vallon delle Mughe (qui si svolge una discesa attrezzata a doppie, sconsigliabile) conduce fino alla base del Torrione di Sant’Anna, la cima che separa la Pala del Rifugio dal Sass de Ortiga.
Si sale con facile arrampicata verso la vetta del monte (80 m, 2°, brevi pass. 3°) e, poco prima di raggiungerla si passa sul versante nord (Vallon di Sant’Anna) dove si scende per un buon tratto e si traversa per rocce e canalini verso il Sass de Ortiga (qualche breve passaggio di arrampicata di 2°; un breve movimento in traverso all’inizio della discesa, per superare uno spigoletto, richiede attenzione specialmente se umido; 3 m 3°.
Prima di raggiungere la forcella sotto lo splendido spigolo nord del Sass de Ortiga, si deve attraversare una placca di rocce un po’ più levigate (30 m, 2°+) lungo la quale vi sono 3S ed 1C per assicurarsi (specialmente in caso di roccia bagnata). Oltre la placca, una breve salita per canale porta alla forcella con il Sass de Ortiga.
Si scende il canale dalla parte opposta fino all’ampia terrazza detritica sotto la parete sud-ovest del monte. La si percorre per buon sentiero fino a delle corde metalliche che permettono di scendere in un profondo canale (l’ultimo tratto delle corde è verticale e richiede qualche movimento di forza). Si risale il canale, spesso umido (corda metallica), fin dove è possibile traversare nuovamente a dx per cenge (sentiero) e con un ultimo tratto facile ma esposto su cengia (3S per eventuale assicurazione) si raggiunge la Forcella delle Mughe, m 2244 (ore 1 – 1,30 dalla cima).
Da qui a dx in meno di un’ora di discesa (segn. 720) su ripido sentiero si raggiunge il Rifugio Treviso (ore 2 – 2,30 dalla cima).
- Bibliografia:
- Pale di San Martino - Versante Sud