Giro percorribile in entrambi i sensi di marcia, in ogni caso è prevista una parte di portage, che salendo da Pila al Col Replan è sicuramente minore ma la successiva discesa non permette molte varianti se non seguire la sterrata, mentre salire da Comboè seppur con un tratto in cui si spinge più lungo, consente di scendere a Pila sfruttando o la sterrata o il bike park.
Per chi volesse ridurre il dislivello eliminando la prima parte di asfalto, è consigliabile partire da Saint Salò 1312 m.
Da Charvensod si sale la strada asfaltata per Pila che tocca le varie frazioni di cui è composto il comune. Su pendenze mai eccessive (8-10%) si arriva al bivio per Saint Salò, dove si devia appunto a sinistra abbandonando la strada principale. Superato il piccolo borgo (fontana) la strada diventa sterrata con buon fondo e pendenze accettabili. Poco dopo si incontra un bivio, si trascura la stradina a sinistra per les Gorres e si continua quasi in piano, fino a Vacoz dove ad un altro bivio si continua a sinistra (a destra si andrebbe verso San Grato e quindi Pila). Ora la strada si addentra progressivamente nel vallone di Comboè con un lungo traverso, una rampa ripida e una successiva discesa appena superato l’alpeggio les Pousses. Terminata la discesa si arriva a Ponteilles 1697 m, dove superato il ponte si passa a monte dell’alpeggio dove seppur con buon fondo la sterrata diventa ripidissima, costantemente oltre il 15% e spesso oltre il 20%. Si riesce, gamba permettendo, a pedalare ancora un po’ poi la pendenza diventa esagerata ed il fondo stradale smosso, gioco forza si dovrà spingere per 1.5 km fino a che si entra nella parte alta del vallone di Comboè con un bellissimo pianoro erboso a 2000 m. Qui si rimonta in sella e si supera l’Alpe Comboè Inferiore 2064 m e poco oltre Comboè con la chiesetta di Santa Maddalena 2114 m. Qui termina la strada.
A destra dell’Alpe Comboè bisogna seguire il sentiero per il Col Plan Fenetre, inizialmente pedalabile poi nel tratto finale in cui si sale al colle bisogna spingere la bici, abbastanza comodamente. Col Plan Fenetre con croce e punto panoramico 2221 m.
Ora iniziano le varianti al percorso: se non si ha più voglia di salire, dal colle si segue il sentiero n.20 che a mezza costa conduce su una sterrata proveniente dall’Alpe Chamolè (che resterà più in alto e non si raggiungerà). Da questa sterrata si scende rapidamente all’eremo di San Grato 1787 m dove continuando a destra si arriva a Saint Salò (quindi discesa su asfalto a Charvensod, oppure a sinistra arrivando a Pila (da cui si scende a Gressan).
Se invece dal Colle Plan Fenetre si ha ancora voglia di salire, si spinge la bici sul sentiero a sinistra n.20A verso il Col Replan, che risale il costone boscoso, con un breve tratto molto ripido in cui si poterò la bici a spalle. Terminata la zona ripida la dorsale spiana e diventa molto panoramica, si rimonta in sella raggiungendo il Col Replan 2366 m. Da questo, facoltativo, si può continuare sino alla sommità della vicina Punta Replan 2485 m, con o senza mtb al seguito.
Dal Col Replan si scende in direzione ovest verso il Lago Chamolè, che non si vede, sentiero un po’ ripido e con qualche tratto un po’ esposto, da effettuare con cautela se percorso in sella. In 10′ si arriva al Lago Chamolè 2325 m, dal quale seguendo il sentiero pianeggiante 19C si arriva alla vicina stazione di arrivo della seggiovia di Chamolè 2309 m. Da qui si scende a Pila o seguendo la sterrata a sinistra, oppure sfruttando il tracciato del bike park. In entrambi i casi si arriva a Pila 1841 m, da cui si può scendere su asfalto a Charvensod o Gressan, oppure dirigersi verso l’Eremo di San Grato, quindi Saint Salò e Charvensod su asfalto.