Può essere accorciato e modificato a piacimento anche per abbassare le difficoltà concentrate in particolare nel tratto di discesa finale che collega il passo Ruvera al punto di partenza ubicato presso il campeggio Pont d’la Ceino (Parco Avventura - bivio per la strada del vallone di Elva). Questo tratto si svolge in forte esposizione (vietato cadere) e per lunghi tratti presenta difficoltà OC+ (S3 con qualche tratto S4).
Se su vuole evitare la difficile discesa finale meglio partire direttamente da Prazzo.
Lasciato l’auto al bivio della strada del vallone di Elva (quota 927 m – parco avventura nelle vicinanze) si continua lungo la Provinciale di fondovalle fino a Prazzo Inferiore dove, appena usciti dal paese, si prende a destra in direzione San Michele. La strada asfaltata – mai troppo ripida – tocca alcune piccole borgate prima di arrivare a San Michele. Poco oltre occorre ignorare il ramo di dx per continuare diritto seguendo le indicazioni per Castiglione, Campiglione e Chiotti.
Proprio all’altezza di Castiglione occorre piegare a sx ed entrare nella borgata dove inizia il sentiero Remo Einaudi che segue un vecchio canale irriguo ed è impreziosito da bellissime figure in legno realizzate da uno scultore locale.
Il sentiero attraversa lungamente il versante est del vallone, mai veramente difficile ma piuttosto stretto e a tratti esposto (BC – qualche breve passaggio a piedi) fino ai brevi tornanti finali abbastanza difficili prima di raggiungere la bella borgata di Chiotto (1284 m). Da qui si tocca l’asfalto nei pressi di borgata Rabiera dove si segue la strada in salita verso sinistra raggiungendo velocemente la principale già percorsa prima, quindi a sx di nuovo a San Michele. Questa volta – poco oltre l’abitato – si prende a dx passando nell’ordine le borgate San Vittore, Castelli e Allamandi. Più avanti occorre fare attenzione ad imboccare sulla dx la sterrata con indicazioni colle di San Michele e e colle Conciuffre. Le pendenze si fanno più sostenute ma la salita rimane pedalabile fino ad un evidente bivio dove occorre prendere a destra (a sx si va verso il colle di San Michele). Poco oltre si tralasciano le indicazioni a sx per colle Conciuffre e – con percorso ora veloce – si continua lungamente sullo stradello inerbito (ignorare a sx indicazioni sentiero col Verdet). Lo stradello diviene infine sentiero che si congiunge con la traccia che sale da borgata Allamandi. Siamo ora sul sentiero delle Ginestre che seguiamo verso sx lungo un tracciato davvero entusiasmante in un bellissimo e fitto bosco. Si giunge quindi sull’orlo di un costone che dall’altro versante precipita nel vallone di Elva. Da qui l’itinerario si fa più impegnativo: il sentiero segue ora il largo costone su pendenze più accentuate ma il fondo rimane sempre impeccabile. Solo poco prima del passo Ruvera si trova un tratto un po più ostico per rocce fisse.
Dal passo Ruviera si imbocca il sentiero balcone e la discesa si complica di molto. Il primo tratto è caratterizzato da uno spettacolare sentiero sorretto da grandi muretti a secco e da alcuni tornanti non proprio banali (grande esposizione), quindi un lunghissimo traverso sempre in forte esposizione con ciclabilità assai discontinua per la natura del terreno. Il traverso termina nei pressi di una piccola selletta dove la traccia scende ripida nel boscoso versante est del vallone. Si trova qui una serie di tornanti molto chiusi intervallati da traversi non difficili, poi un tratto difficilmente ciclabile anche per i più bravi, quindi il percorso diventa un po più agevole pur caratterizzato sempre da forte pendenza.
N.B. Per evitare la discesa del difficile sentiero Balcone dal passo Ruvera si può prendere a destra la continuazione del sentiero delle Ginestre facendo ritorno alla borgata San Vittore. Da qui si può ritornare a Prazzo per asfalto o meglio ancora seguendo il sentiero della Canapa che permette di evitare gran parte della strada. In questo caso si consiglia la partenza diretta da Prazzo.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25.00 11 alta Val Maira