Questa salita può essere abbinata, magari al ritorno, dopo il Gran Roc.
Dal parcheggio sotto la Diga di Plan d’Amont, si segue la stradina di servizio raggiungendo subito lo sbarramento, e poi si inizia a costeggiare la diga stessa sul versante sinistro; con andamento pianeggiante o quasi si raggiunge l’estremità opposta, verso l’immissario, dove un paio di tornanti nei pressi di una barriera rocciosa, portano ad un ripiano erboso dove si trova il Pont de la Sétéria 2208 m. Qui si tralascia il sentiero che attraversa il ponte (condurrebbe al Refuge du Fond d’Aussois e altre mete) per proseguire invece a sinistra per il Col de la Masse (paline indicatrici). Il bel sentiero sale in una valletta di erba e rododendri, per poi guadagnare un dosso erboso molto panoramico sulla diga sottostante. Si prosegue in direzione ovest, fino a raggiungere il torrente che va attraversato su delle pietre (con molta acqua il guado può risultare difficoltoso). Si prosegue nella valletta e poi per serpentine si sale il pendio erboso sovrastante, fino a giungere ad un piccolo pianoro sotto una bastionata rocciosa. Qui si volge a sinistra, salendo un pendio di detriti (nevai abbastanza ripidi a inizio stagione) solcato da una traccia di sentiero abbastanza marcata. Si guadagnano così gli spalti rocciosi di un antico ghiacciaio, e aggirando le rocce rossastre si perviene quindi al Col de la Masse 2922 m. Non è indispensabile raggiungere il colle, anzi poco prima è possibile deviare verso sinistra puntando alla sella detritica alla base del Rateau d’Aussois.
Dal colle, ci si sposta in piano verso sinistra, puntando al pendio roccioso del Rateau d’Aussois; Qui una traccia di sentiero guida tra i primi macereti, poi quando ci si trova davanti alla fascia rocciosa di grosse e medie dimensioni, spuntano ometti dappertutto ed il percorso si fa più caotico. Tenendo presente che non c’è una via obbligata, il percorso migliore prevede senz’altro di mantenersi nella parte destra della pietraia, aiutandosi talvolta con le mani fino ad arrivare di fronte ad una fenditura tra le rocce. La si risale in diagonale ascendente da destra a sinistra, superando comodi gradoni, giungendo ad un piccolo ripiano. Da qui si prosegue sul filo di una crestina poco marcata, spostandosi sempre verso sinistra, e dopo aver superato alcune banali roccette si giunge al tratto conclusivo, per lo più di detriti e piccole roccette. Ci si sposta ora sulla destra, dove la traccia è più comoda e marcata, fino a giungere sulla lunghissima cima allungata, caratterizzata da moltissimi grossi ometti di pietre. Vale la pena andare fino all’estremità posta a sud per godere del panorama.
La discesa avviene per il percorso di salita, oppure in traversata dal Col de la Masse al Refuge de l’Orgere.