Grande risorgenza attiva a sviluppo sub-orizzontale assai complessa. Una delle maggiori in Italia con un solo ingresso. Attualmente topografati oltre 28 km. di gallerie e meandri.Dal paese di Malo si raggiunge Priabona e da lì seguire le indicazioni. Evitare le visite con tempo incerto, la grotta è pericolosa per improvvise piene!
Questo ramo permette di percorrere una regione remota della grotta che si sviluppa totalmente in salita, ma senza sbucare in superficie per pochi metri.
Dall’ingresso percorrere il ramo principale, superare il “lago Caronte” e proseguire oltre le diramazioni “Marmitte” e “ramo Trevisiol”. In corrispondenza di una curva a 180° verso destra(30 min. dall’ingresso) si nota un’arrivo d’acqua a sinistra (2 fix senza piastrina a 5m. dal suolo). Qui inizia il ramo dei salti e qui si trova il passaggio più difficile dell’itinerario. Superata la strettoia bagnata si segue il corso d’acqua dentro bei meandri erosi alternati a pozzi in risalita (35m. max). Nella parte alta i pozzi, seppur brevi, aumentano, e fa la sua comparsa il fango poichè si lascia l’attivo per entrare nel fossile. Dopo un ultimo pozzo di 15m. si sbuca nel salone finale (sala Paolino Antoniazzi), 8 metri sotto la superficie del bosco e 220 sopra l’ingresso.
Il percorso è armato in permanenza e occorrono circa 5 ore per percorrere i quasi 4km. di andata e ritorno. Attrezzatura completa per sola corda.
- Bibliografia:
- LUCI NEL BUIO, speleologia in Veneto, Sandro Sedran