Utile allenamento alla conserva protetta.
Una linea davvero estetica, roccia ottima sui tiri più impegnativi, abbastanza rotta sul facile.
Molti spit in posto, anche se il primo tiro di 5c richiede un passo obbligatorio.
Tempi:
Avvicinamento: 45’ al rifugio + 40’ all’attacco (evidente).
Via: dalle 4 alle 8 h dipende dalla progressione
Discesa: 1,5 h
Oltrepassare il rifugio seguendo il sentiero verso il Pavé du Chardonnet, nel vallone della Grande Manche; nei pressi del ponte in legno, abbandonare il sentiero per salire direttamente al punto di attacco della cresta, tenendo come riferimento il fessurone di sinistra (spit con fettuccia chiara all’attacco).
La linea é facilmente individuabile, seguendo gli spit e il filo di cresta. Bella via da percorrere in conserva a eccezione dei tiri di quinto.
Primo tiro (5a) che si infila nel fessurone, sosta collegata su terrazzino a destra in uscita da un tratto verticale.
Segue un tratto di 3° e qualche passo di 4°, tenendosi vicino al filo di cresta (destra), fino al primo torrione, che si lascia sulla destra per proseguire lungo la cresta.
Si resta entro il quarto grado, si raggiunge il secondo risalto (prima via di fuga lato ovest con 3 calate – bollo e scritta sulla roccia) e si prosegue si cresta aerea fino ad una calata di 15 m (ancoraggio ottimamente attrezzato su spuntoni).
Oltrepassare una strettoia tra la parete e un blocco incastrato, percorrere un tratto facile e scendere alla sella successiva, alla base di una parete verticale da salire lungo un diedro-camino (5b). Sostare su spuntone all’uscita.
Proseguire ancora lungo il filo di cresta, affilata e divertente; si incontra la seconda via di fuga (7 calate lato ovest), prima che la parete si impenni definitivamente per salire al terzo risalto e alla vetta. Dopo due tiri di 4b e 3b, consiglio di sostare alla selletta su ottimo spuntone.
Traversare a destra (corda fissa) e salire in diagonale a destra (5b) fino alla sosta su spit e chiodo.
Segue tiro chiave (5c), in placca in un canale rampa, con uscita verso destra, dove si trova uno spit (io non ho trovato soste attrezzate); proseguire fino alla selletta successiva, da cui sale l’ultimo tiro impegnativo (5c), seguendo la fessura che gira a destra (molto chiodata); raggiungere l’ultima selletta, spaccare sul risalto che segue (piazzato friend 0,75BD in fessura) e salirlo sul filo di cresta fino ad uscire su larga sommità (2 spit di sosta da collegare), da cui si raggiunge la vetta senza difficoltà.
Due vie fuga possibili (El e E2 sul topo) attrezzate sul lato ovest: El: 3 calate; E2: 7 calate.
Discesa
si prosegue scendendo sul filo di cresta verso sud, quando si é giunti in prossimità di un canale si continua a scendere per cengette a destra (doppia in posto facoltativa, spit e cordoni colorati in basso a destra).
- Bibliografia:
- Oisan Savage-Oisan Moderne