E’ una salita fattibile in giornata, ma si può scegliere di pernottare all’ottimo e confortevole Rifugio Chalet de l’Epèe.
Da Usellières seguire inizialmente la strada poderale per il Rifugio Bezzi. Al primo bivio, occorre piegare a sinistra e seguire il segnavia 9A (cartelli indicatori). Si sale per una stradina sterrata per un breve tratto, fino ad incontrare un secondo bivio, dove si abbandona la stradina a sinistra proseguendo invece lungo il sentiero che si stacca a destra, e con una lunga serie di tornanti si supera uno splendido bosco di larici monumentali. Usciti dal bosco, si riprende per un breve tratto la strada poderale per il Rifugio Epèe, transitando prima nei pressi dell’Alpeggio di Fiou, e poi dall’Alpe di Mont Forciaz 2180 m.
Qui, trascurato a destra il sentiero con segnavia 10 che conduce al Bivacco Ravelli, si prosegue lungo il sentiero di sinistra che risale a mezza costa un ripido pendio erboso. Si sale un tratto con varie serpentine e poi si raggiunge un ampio spallone erboso dove si apre un vasto pianoro ed è già visibile il rifugio. Con percorso evidente il sentiero piega destra intercettando nuovamente la stradina che in breve porta al grande Rifugio Chalet de l’Epèe (circa 2 ore da Usellières).
Dal Rifugio si volge a destra (cartelli indicatori per il Colle Finestra, segnavia 2, Alta Via n.2), e poi si piega a sinistra per superare un ripido gradino detritico che conduce nell’ampio Vallone del Bouc. Si segue il sentiero per il Colle Finestra risalendo la prima parte dello splendido vallone, dominato sulla destra dal versante Nord delle due cime del Mont Forciaz e della Punta Rabuigne (già ben visibile nella prima parte del vallone). Si segue il vallone fino a quota 2600 m nei pressi di un costolone roccioso, che si oltrepassa e si traversa il piccolo torrentello volgendo decisamente a destra, raggiungendo la base di un grande pendio detritico (o nevoso a seconda della stagione). Non c’è una traccia vera e propria, ma alcuni ometti aiutano a scegliere il percorso meno faticoso.
Si risale tutto il pendio detritico arrivando quindi in una conca innevata dove ha inizio il piccolo ghiacciaio di Bouc, che va risalito prima verso destra per superare un gradone roccioso e poi con un lungo traverso verso sinistra (attenzione a mantenersi a debita distanza dalla parete del Mont Forciaz che è soggetta a scariche di pietre). Si raggiunge quindi un ripiano alla base del tratto più impegnativo della salita, la ripida rampa terminale del ghiacciaio. Si risale con percorso diretto la ripida rampa preferibilmente nel centro, fino ad uscire su un piccolo pianoro proprio sotto la vetta della Rabuigne, oppure poco più a destra in corrispondenza della sella nevosa tra il Mont Forciaz Orientale (a destra) e la Punta Rabuigne (a sinistra).
Per arrivare in cima non resta che salire la breve fascia di roccette (un po’ instabili ma prive di difficoltà), che porta in cima dove si trova una piccola lapide con croce in ferro in memoria di una alpinista inglese.
- Cartografia:
- I.G.C. 1:25000 n° 102 ; foglio 3 : Valgrisenche, Val di Rhemes scala 1:25000 Escursionista Editore.
- Bibliografia:
- Guida CAI - TCI Alpi Graie Centrali ; Cime da riscoprire di A. Greci – Blu Edizioni