Giunti presso Livo seguiamo la stradina di ciottoli che si inoltra in mezzo al caseggiato fino a giungere in prossimità di un cartello con scritto “strada non collaudata”;
a questo punto possiamo decidere se parcheggiare qui la nostra macchina (1h in più di cammino) oppure andare oltre e proseguire su strada sterrata (in alcuni punti vi sono tratti pericolosi senza protezioni) fino alla località di Dangri (658m) ove si lascia l’auto e comincia l’escursione vera e propria.
Seguiamo le indicazioni poste sul cartello prima del ponticello e prendiamo l’unico sentiero disponibile; la prima parte consiste in una Via Crucis su ciottolato che prende quota molto rapidamente ed in circa 45 min ci porta alla località di Baggio (930m).
Seguiamo quindi il sentiero in costa che in leggera discesa si inoltra con decisione in val Durango fino a raggiungere il ponte di Borgo, dove troveremo degli altri cartelli.
Attraversiamo il ponte ed in leggera salita superando qualche alpeggio abbandonato ed un boschetto giungiamo presso un altro ponte, qui non seguiamo le indicazioni del cartello ma la scritta ormai sbiadita posta per terra “Bivacco Ledù”, lo attraversiamo ed arriviamo quindi ad un altro alpeggio (1195m).
Giunti qui seguiamo il sentiero e ci inoltriamo in un bosco di Faggi, stiamo molto attenti al percorso perché da questo punto in poi la traccia è molto debole e quindi facile da perdere; oltrepassato il Faggieto giungiamo su di un pendio erboso proprio sotto la formazione rocciosa della croce di Rabbi (2025m), cominciamo a risalire quindi il versante ovest della strettissima val Ledù prendendo quota molto rapidamente fino a raggiungere ciò che resta di alcuni alpeggi (1950m circa).
Davanti a noi è visibile una sella rocciosa posta in mezzo a due alture: sulla sinistra il Pizzo Rabbi (2452m) e sulla destra il Pizzo Ledù (2503m), sulla sella si può intravedere un’ asta metallica, essa ci indica il luogo dove sorge il Bivacco. Tenendo presente dove si trova la meta del percorso risaliamo l’ultimo tratto tra pascoli e rocce e disegnando la via di salita più opportuna raggiungiamo così la prima meta del percorso il bivacco Petazzi (2250m) 5h.
Qui il paesaggio è magnifico, si domina il lago di Como il ramo occidentale, quello orientale, il Legnone , il Grignone ed in lontananza a sud oltre il lago: il monte San Primo, il Cornizzolo e via discorrendo.
Dietro il Bivacco le limpide acque del laghetto Ledù, alla nostra destra il pendio sassoso del Pizzo Rabbi (Motto rotondo) raggiungibile in soli 30 min di cammino su pietraia e sfasciumi (consigliato), a sinistra il Pizzo Ledù, e a nord la Bocchetta del Cannone(2260m) dalla quale la vista spazia sulla val Chiavenna.
Dopo aver passato la notte al bivacco, il mattino successivo prendiamo il sentiero verso ovest e seguiamo i bolli Rosso-Bianco-Rosso dell’alta via del Lario fino a raggiungere una sella erbosa (2206m) che ci introduce in Val d’Inghirina.
Scendiamo subito su pascoli e rododendri fino ad aggirare alla base una sporgenza rocciosa, per poi avviarci verso il centro del ripiano vallivo.
Recuperiamo lentamente quota fino a raggiungere il Lago di Cavrigh (2.130 m), da qui scendiamo nuovamente verso la conca dell’Avert di Cavrigh, passiamo alla base delle rocce provenienti dal Passo del Cardinale (2.242 m) e proseguiamo in salita puntando alla spaccatura della Bocchetta di San Pio (2.183 m).
Giunti qui possiamo vedere chiaramente sotto di noi 500 m circa più in basso il lago D’arengo e il rifugio Como. A questo punto scendiamo attraverso un ripido canalone sassoso (punto più delicato del percorso) e proseguiamo a sinistra alla base delle placche fino a una fascia di ganda che si attraversa per poi scendere verso il ben visibile Rifugio Avert Darengo (1.774 m); da qui rimontando un piccolo dosso giungiamo alla Capanna Como (1.791 m) che sovrasta il lago.
Dal lago prendiamo poi il sentiero, che prima ripido e poi in leggera discesa costeggia il fiume e attraversa la val Darengo fino a raggiungere il percorso dell’andata che in breve ci riporta a Dangri dove abbiamo lasciato l’auto.
- Cartografia:
- Kompass 92 Chiavenna-Val Bregaglia