Lasciata l’auto nella piazzetta di Mondrone (fontana e wc comodi) ci si incammina sulla strada verso la fine del paese dove è presente una palina sentieristica che invita a scendere sino alla Stura. Oltrepassato il bel ponte del Pianard si segue il sentiero 212 alla volta del lago Casias. Il sentiero è ben visibile ma, dopo una fotogenica cascata risulta alquanto ingoiato dalla rigogliosa vegetazione. Salendo tale problematica diventa irrilevante grazie ad una copertura vegetale più rasa. In breve si raggiunge il bel lago Casias (sono 2 in realtà) e si continua, costeggiando la parete del Fauset, sin sotto al Colle del Vallonetto: senza raggiungerlo si piega a sx (sud-est) puntando alle rosse placconate che attorniano il lago Bianco Superiore. Le si rimonta senza percorso obbligato mantenendo come direzione il colle tra il Ciorneva e La Rossa. Raggiunto l’incantevole lago bianco (che poi è verde) ci si porta sin quasi al colle sopra menzionato e poco prima si gira a sx con direzione nord-est. Mediante arrampicata elementare ci si innalza sul crestone alla volta della quota 2807 m, omettata e punto culminante della gita. Da qui è già visibile il target successivo che è il colletto che precede la cima del Monte Rosso d’Ala. Ci si incammina senza difficoltà lungo il crestone rosseggiante e, sempre con direzione nord, ci si abbassa dolcemente perdendo circa 200m (lungo questo tratto ci sono 2 facili balze che si ridiscendono senza problemi) ed infine si raggiunge il colletto (2590 m) sormontato da un grosso gendarme. Proprio sotto a quest’ultimo scende il canale detritico che porta, con direzione sudest, ai verdi pianori sottostanti dove ci attende il sentiero di discesa, il n°211. Esso scende tra larici e rododendri (occhio agli ometti) alla volta dell’Alpe Lusignetto est (1651m), ignorare il bivio per il rifugio Karfen. Da tale alpeggio ci si abbassa sino al pianoro che ospita l’Alpe Lusignetto ovest (1618m) e si imbocca il sentiero reperibile sul suo margine ovest che, scendendo per bosco ombroso e fresco, adduce ad una strada bianca. Si volta a sx (direzione ovest) e la si percorre per alcuni chilometri: ad un certo punto essa ridiventa sentiero e per oscillazioni non eccessive porta nuovamente al ponte oltrepassato la mattina. In breve di nuovo a Mondrone.
- Cartografia:
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IGC n°2
Valli di Lanzo e Moncenisio
scala 1:50000