Dimenticate per un attimo l'idea del turismo di massa perchè a Marettimo c'è solo posto per chi sa e vuole vivere a contatto con la natura ed è alla ricerca di forti emozioni.
La peculiarità di Marettimo è sempre stata l'isolamento, tanto che i Borboni sfruttarono il Castello di Punta Troia per confinarvi i prigionieri politici.Marettimo è la più verde delle isole Egadi.
La presenza di acque sorgive consente la crescita rigogliosa della vegetazione con ben 512 specie di vegetali.
La fauna vive indisturbata: conigli, cinghiali, mufloni, rettili, numerosi uccelli migratori, rapaci , fra cui il falco pellegrino e la rara aquila del Bonelli, la fanno da padroni.
Imboccare il sentiero che continua oltre le ultime case del paese sul lato settentrionale e proseguire in un itinerario tra i più suggestivi.Tale sentiero, che si snoda con vari saliscendi sotto la montagna, immerso in una fitta vegetazione di macchia mediterranea, si affaccia sulla destra con spettacolari strapiombi sul mare ed infine,dopo aver sovrastato lo “scoglio del cammello”, scende a zig-zag verso l’istmo che unisce il promontorio di Punta Troia al resto dell’isola.
Prestare molta atenzione nell’ultimo terzo del percorso perchè il sentiero che all’inizio sembra adatto ad essere percorso da intere famiglie, nella parte finale, pur mantenendo una discreta larghezza, diventa molto strapiombante ed alterna discese e salite molto ripide e sdrucciolevoli.
Raggiunto l’istmo si risale fino al castello su una bella stradina lastricata.
Il castello è solitamente accessibile nella parte esterna, d’estate e in alcuni weekend è aperto con visite guidate. Vi si trova anche l’osservatorio della Foca Monaca.
Scesi all’istmo consiglio di scendere alla caletta nord e di visitare le belle grotte che vi si affacciano.
- Bibliografia:
- Egadi Perle del Mediterraneo ed. Affinità Elettive