Note
Storico
La via si svolge lungo la vena di quarzite che solca diagonalmente la parete Est del monte Pulchiana, a sua volta costituita da un'enorme placconata liscia.
Via interamente attrezzata a spit, abbastanza distanziati ed un po' vetusti. Soste Raumer nuove, tutte con anello di calata.
Difficoltà II, S1+. Due mezze corde da 60 metri.
Alla partenza della via (alla base del grottone) il primo spit è stato rimosso. La partenza avviene necessariamente da un fico quasi secco: proteggersi con una fettuccia su ramo; una volta alzatisi sulla lama orizzontale, proteggersi con un nut.
Avvicinamento
Via interamente attrezzata a spit, abbastanza distanziati ed un po' vetusti. Soste Raumer nuove, tutte con anello di calata.
Difficoltà II, S1+. Due mezze corde da 60 metri.
Alla partenza della via (alla base del grottone) il primo spit è stato rimosso. La partenza avviene necessariamente da un fico quasi secco: proteggersi con una fettuccia su ramo; una volta alzatisi sulla lama orizzontale, proteggersi con un nut.
Da Tempio seguire la SS 133 in direzione Luogosanto-Palau. Superare il bivio per la SP 5 e dopo poco svoltare a sinistra su una stradina asfaltata, essendo già visibile la mole del monte Pulchiana. Proseguire in direzione del monte fino ad arrivare ad una piazzola sulla sinistra in cui si parcheggia.
Risalire brevemente la strada asfaltata fino ad un cancelletto di legno che si supera. Seguire una traccia di sentiero a tratti poco evidente e coperta dalla vegetazione, aggirando il monte Pulchiana in direzione N-NE. La traccia per qualche decina di metri segue un esile corso d'acqua, poi devia verso sinistra in direzione del monte.
Lungo l'intero percorso di avvicinamento sono presenti numerosi ometti e alcuni sacchetti di plastica legati ai rami. La partenza della via è in un grottone alla base della caratteristica vena di quarzite che risale la parete piegando leggermente verso destra (circa 40 min dall'auto).
Descrizione
Risalire brevemente la strada asfaltata fino ad un cancelletto di legno che si supera. Seguire una traccia di sentiero a tratti poco evidente e coperta dalla vegetazione, aggirando il monte Pulchiana in direzione N-NE. La traccia per qualche decina di metri segue un esile corso d'acqua, poi devia verso sinistra in direzione del monte.
Lungo l'intero percorso di avvicinamento sono presenti numerosi ometti e alcuni sacchetti di plastica legati ai rami. La partenza della via è in un grottone alla base della caratteristica vena di quarzite che risale la parete piegando leggermente verso destra (circa 40 min dall'auto).
L1: placca di aderenza lungo la vena di quarzite (35 m, 5c)
L2: placca di aderenza lungo la vena, sosta dentro una grossa nicchia (35 m, 6a)
L3: facile traverso poco protetto e invaso dalla vegetazione, con ribaltamento finale (20 m, 4c)
L4: placca di aderenza, poi a vaschette, con passo difficile fra il secondo e il terzo spit (40 m, 6a+).
Dall’ultima sosta guadagnare facilmente la vetta.
Discesa: tre calate sulla via (quarta, seconda e prima sosta).
Via aperta da arrampicatori ignoti (di Lecco) negli anni '90.
Così come già avvenuto per le soste, è auspicabile a breve una richiodatura della via, trattandosi probabilmente dell'unica via a spit della Gallura ed una delle poche su granito dell'intera Sardegna.
Con buona pace dei cultori del clean climbing, la via si svolge per intero su una placca altrimenti inscalabile in quanto totalmente priva di fessure o diedri.
Così come già avvenuto per le soste, è auspicabile a breve una richiodatura della via, trattandosi probabilmente dell'unica via a spit della Gallura ed una delle poche su granito dell'intera Sardegna.
Con buona pace dei cultori del clean climbing, la via si svolge per intero su una placca altrimenti inscalabile in quanto totalmente priva di fessure o diedri.
- Bibliografia:
- M. Oviglia, Pietra di Luna-Trad & Multipitches, Fabula ed., Cagliari 2014