La meta da raggiungere è un panoramico promontorio che offre una bella visuale dei valloni limitrofi a partire da quello di Flassin passando in sequenza da quello di Citrin , di Serena e dell’alto Gran San Bernardo; all’arrivo troviamo un vecchio ricovero militare ricavato in una grotta ora murata per ragioni di sicurezza.
Nel caso le scorciatoie nel bosco non fossero tracciate, è meglio fare un paio di tornanti e seguire la poderale.
Dal bivio col cartello segnaletico si prende la stradina che sale a destra arrivando al primo tornante dove, abbandonata la poderale, si prosegue diritto per pochi metri; qui, sulla destra, si trova l’evidente traccia del sentiero che sale di fianco ad un muretto a secco. Raggiunta di nuovo la poderale si rimane su quella di sinistra al vicino bivio e la si segue fedelmente proseguendo diritto alle successive deviazioni segnalate dalle paline.
Giunti in corrispondenza di un tornante (1877 m) si prosegue in piano sulla sinistra per qualche decina di metri arrivando all’inizio di un altro sentiero che si alza alla destra nel ripido bosco (1876 m). Qui la progressione avviene nel fitto bosco su terreno ripido col quale, con percorso diretto, si guadagna rapidamente quota per un centinaio di metri di dislivello ritornando ad incrociare la poderale (1972 m); ora dopo un lungo traverso a destra e poi a sinistra si giunge al panoramico promontorio di Plan Puitz.
Al ritorno, volendo completare l’escursione con una digressione di pochi minuti, si può raggiungere il solitario alpeggio di Barasson all’inizio dell’omonimo vallone.
Per raggiungerlo si ripercorre il percorso dell’andata e giunti di nuovo al bivio quota 1834 m si devia sul sentiero alla sinistra indicato dalle paline. Dopo qualche metro di salita diretta ci si sposta sulla destra e, con un traverso ascendente, si contorna un largo promontorio che porta all’ingresso del vallone di Barasson; dopo pochi minuti di percorrenza del traverso e senza guadagnare più quota si giunge in vista dell’alpeggio situato sul pendio al di sotto del bosco. Da qui si scende verso il sottostante ponte e,presa la poderale, si torna ad incrociare la traccia di salita.