La via non è di per se difficile, ma va tenuta presente l'esposizione della via in alcuni tratti, nonchè il tipo di roccia che diventa molto infida se bagnata. Quindi meglio avere dietro corda, imbrago e qualche moschettone.
Lasciato a sinistra Campo Base, si risale su rotabile il vallone del Maurin per due tornanti fino ad un piccolo spiazzo (cartelli per il colle Rui e Greguri).
Si imbocca la mulattiera che in breve porta agli ampi pendii prativi del vallone Greguri, si gira al primo bivio a sinistra in direzione del piede della cresta Sud.
Seguendo evidenti segni rossi, si rimonta con alcuni zig zag lo zoccolo roccioso iniziale. Si continua a salire per un sistema di placche ripide e discretamente esposte (alcuni passi di II) raggiungendo così un piccolo praticello, dal quale si risale una fascia rocciosa fino ad un’ampia cengia. Si segue la cengia verso sinistra, poi si sale al di sopra di un piccolo tetto per un muretto(II+), oltre il quale si prosegue per caminetti e placche ripide.
Salendo per più facili rocce si esce sull’affilata crestina finale. Pochi passi per l’esposto filo conducono infine alla grande croce della cima.