PEr la sua posizione scomoda è scarsamente (o del tutto) non frequentata.
Presumibilmente la cima più alta delle due è quella EST, che presenta pareti rocciose su tutti i versanti. La cima OVEST invece è di facile accesso.
Ci sono 3 possibilità per raggiungere la base della Rocca del Prete:
1- seguire dalla cappella di Prarotto il classico itinerario per la Rocca Patanua, ottimamente segnalato, che sale nel bosco e poi prosegue per dossi ed altopiani erbosi, per poi passare sul versante sud-ovest tra roccette e detriti.
Alla deviazione per la Rocca Patanua (5 minuti per raggiungerne la vetta) si prosegue dritti sul sentiero della Lunella, salvo poi al primo colletto erboso abbandonarlo, per scendere nel canalone sottostante (tracce di sentiero). Appena possibile si piega a sinistra e con un lungo traverso ascendente con percorso libero, si giunge al pianoro del Colle del Prete, alla base appunto della nostra cima.
2-Seguire il sentiero per la Rocca Patanua fino all’Alpe Tuluit dove lo si abbandona, e si raggiunge l’antico borgo delle Alpi Tulivit ormai diroccate.
Alle spalle di queste scarsamente visibile prosegue un antico sentiero, ormai usato solo da cacciatori e camosci, come punto di riferimento si deve cercare un lungo tubo in plastica.
Questo sentiero, sconsigliabile con nebbia, aggira tutto il versante Est della Rocca Patanua, passando suggestivamente sotto torrioni e attraversando canaloni. E’ facile perderlo, spesso bisogna andare ad intuito. Aggirata la Rocca Patanua stando sempre attorno ai 2000 m si vede ormai la Rocca del Prete, la cui base si raggiunge con percorso libero senza sentiero.
3- Si parte anzichè da Prarotto da Crosatto, percorrendo il lungo vallone adibito a pascolo dell’Alpe Praburet. Quando in linea d’aria si è superata la Rocca Patanua, si risale un vallone seguendo tracce di sentiero, più che altro di animali e cacciatori, e poi piegando a destra per dirigersi alla base della Rocca del Prete.
Raggiunta quindi la base della cima con uno dei tre itinerari proposti, si può raggiungere comodamente la cima Ovest, presumibilmente più bassa che non oppone difficoltà.
Per la cima Est, più ardita e rocciosa, il versante più accessibile è quello esposto a Sud-Est. Si salgono i terrazzi erbosi incastonati tra le pareti rocciose, senza grosse difficoltà. Quando la strada sembra sbarrata, si deve volgere a sinistra per affrontare un breve camino di 4-5 m ben appigliato, che dà accesso ad una seconda serie di terrazzi erbosi e roccette.
Li si sale finchè è possibile, si è vicini alla cresta Sud, per poi traversare a destra per una breve cengia erbosa. Qui si affrontano le ultime roccette che portano sulla cima.
In caso di neve o ghiaccio naturalmente le difficoltà aumentano.
discesa per uno degli itinerari di salita proposti.
- Cartografia:
- ICG Valli di Lanzo e Moncenisio