Opzione 1
Partenza da Rezzo ci si inerpica per la strada asfaltata che a budello va verso località Colletti, deviazione veloce per visitare lo stupendo Santuario della Madonna Bambina con i suoi notevoli affreschi. Si prosegue sulla strada finchè si può e si lascia l’auto a minor danno per i locali guadagnando la dorsale del Prealba passando per la Chiesa di San Salvatore.
Opzione 2
Partenza da Rezzo, si prende la stradina che si stacca decisamente a destra della strada principale per San Bernardo di Conio, strada stretta ma asfaltata che poi diventa sterrata, si parcheggia in uno slargo a minor danno e poi si sale nella stupenda faggeta di Rezzo.
Difficile ma non impossibile trovare la dorsale sbucando sotto il Monte Arborea, Cima della Donzella per poi salire magari al Monega e ritornale per dorsale verso il Prearba si passa per lo splendido ponte romano
Opzione 3
Posteggiata l’auto a Cenova ( famosa per la sua pietra e le belle sculture) , visitiamo la bella chiesa e poi si sale per la stradina che a sinistra prima di arrivare al paese si arrampica fino al ristorante albergo … in uno spiazzo vicino all’albergo ristorante si scende a ritroso su asfalto per imboccare le indicazioni per la chiesa di San Bernardo.
Si percorre una bella via sacra ancora in parte lastricata incontrando subito un pilone votivo.
Si raggiunge la bella chiesetta di San Bernardo che è aperta e si può vedere il bell’affresco sopra l’altare . L’ambiente è tranquillo e si prova davvero la pace ed il raccoglimento.
Dopo una dovuta sosta si prosegue sull’evidente sentiero nel bellissimo bosco fino a giungere alle Case Reie ormai perlopiù abbandonate (quota 789 m), si continua sempre sulla traccia evidente trascurando le deviazioni a destra fino a raggiungere altre baite Casarin 956 m e poi Case Gavasse 1091 m notando gli splendidi terrazzamenti in pietra… il sentiero che scorre sotto la dorsale è una vecchia via di collegamento e si scorgono ancora le pietre che lo delimitavano ed indicavano e qua e là vecchi muri a secco cosparsi di muschio verde. L’ambiente è selvaggio e suggestivo. Questo sentiero prende lentamente quota sino a giungere sulla dorsale vera e propria che è vestita di boschina.
Quando il sentiero sembra perdersi si prosegue a vista sul filo di dorsale in ambiente abbastanza agevole e mai chiuso sotto le pendici del monte Gazza . Ad un certo punto a destra si nota la deviazione che probabilmente porta al Monte Gazza e al Monte dell’Averna, montagne credo decisamente poco frequentate ultimamente, e credo che la traccia o sentiero porti al Monte Baraccone Monte Moro per poi ridiscendere a San Bernardo o addirittura a Lavina o a Pieve di Teco da provare).
Invece noi tenendo fedelmente la nostra dorsale usciamo dal bosco e ci troviamo in uno splendido ambiente aperto che ci porta sul cocuzzolo del Prealba ( sprovvisto di croce … bisognerebbe provvedere) Da qui le vie sono aperte , verso l’alta via che porta al Bisciaire , Monega , Frontè , Garezzo ecc , invece alla nostra sinistra si intravede la possibilità di ritornare seguendo la piccola dorsale che passa per San Salvatore e le sue borgate sottostanti, Gramigna, valle dell’Arma per sbucare sulla strada che come un infinito budello porta a Rezzo.
Se no se si torna a Cenova tornando a briciola di pane sui propri passi la passeggiata è di 11 km per 920 m di dislivello, circa 4/5 ore. Prima di arrivare a Rezzo non bisogna assolutamente perdersi con una piccola digressione il Santuario della Madonna Bambina con i suoi affreschi, ed il ponte romano. Nella traccia inserita manca il collegamento tra il Prealba e la chiesa di San Salvatore ma con bel tempo è facile navigare a vista .
La tratta Rezzo Cenova è su asfalto con salita da Rezzo verso Cenova .
Da Rezzo nel bosco si sta da meraviglia nella favolosa faggeta anche bighellonando senza andare da nessuna parte... poi la dorsale che dall'Arborea sale al bellissimo punto panoramico del Monega incontrerete i posti dei Celti , il famoso Menhir ( vedi su internet) tenendo presente che siamo sui sentieri dei nidi di ragno descritti da Calvino, quindi sentieri di bisnonni celtici, nonni partigiani e a pochi passi verso Triora delle nonnine streghe.
Tutto questo rende la Valle della Giara magica e suggestiva .
- Cartografia:
- Moyenne Roya , Val Nervia e Argentina ( alpi senza frontiere IGN n°2