Dal Colle San Carlo si seguono i cartelli che indicano a sinistra la pista nel bosco (indicazioni per Lago d’Arpy, Lago di Terra Rossa, Becca Pougnenta), sentieri n.15 e 19.
Si prosegue per 30-40′ nel bel bosco di larici, con scorci che via via diventano panoramici, con dislivello limitato nullo, fino a raggiungere l’anfiteatro in cui si trova il Lago d’Arpy 2062 m.
Ora i sentieri invitano a proseguire sulla sponda destra del lago (senso di salita) per poi attraversare il suo immissario tramite una passerella di pietre; a inizio stagione o con molta acqua questa può risultare inutilizzabile, quindi conviene nel dubbio passare immediatamente sul ponte ad inizio lago, e percorrere la sponda sinistra, e percorrere una evidente traccia di sentiero che si collega con il sentiero ufficiale.
Al termine del lago si inizia a salire di quota, superando una prima balza di rocce ed erba su comodo sentiero, che dà accesso ad un piccolo anfiteatro, con in basso una zona acquitrinosa. Ora il sentiero conduce ad affrontare la seconda parete rocciosa, che sembra inaccessibile mentre è comodamente camminabile grazie ad una scalinata di rocce spettacolare.
Rapidamente si arriva ad un altro ripiano, a circa 2400 m. Ora il sentiero si sposta al centro del pendio sovrastante (si tralascia una traccia poco evidente che indica il sentiero 19 per la Becca Pougnenta) e lo risale con diagonali (in caso di neve in questo tratto il sentiero risulta poco evidente, ma non ci sono passaggi obbligati).
A quota 2600 m si giunge sulla crestina rocciosa che domina dall’alto il bel Lago di Pietra Rossa 2553 m.
Ci si dirige verso est (sinistra) percorrendo il bel sentiero che costeggia tutto il lago, con alcuni lievi saliscendi sino al termine dove si supera il torrente emissario, per iniziare la salita verso l’evidente Colle d’Ameran, tra pietraia inizialmente (sempre ben camminabile) e poi per una fascia detritica più ripida ma comoda sino al colle 2683 m.
Ora si passa sul versante di La Salle per aggirare il costone erboso con un lungo traverso ascendente, a metà del quale appare la cima con la ben visibile croce.
Si traversa un breve tratto dove il sentiero è stato portato via da colate di detriti ma si cammina senza alcuna difficoltà; raggiunta una breve pietraia la si supera pervenendo ad una bella sella erbosa dove appare il Monte Bianco. Da qui in pochi istanti si salgono gli ultimi elementari metri fino alla cima 2825 m, la cui croce si raggiunge salendo i facili massi accatastati.
Variante di discesa (in questo caso si deve essere partiti da Arpy anzichè dal Colle San Carlo):
Dalla cima si torna al col d’Ameran e si prosegue a sinistra scendendo sul sentiero n. 20 fino alla quota 1952 dove si prende a sinistra il n. 11 fino al colle vicino alla Croix de Folliet a 2302 m.
Si scende quindi sul sentiero n. 10 dove attualmente è indispensabile il gps cartografico in quanto il tracciato, invaso dalla vegetazione, è invisibile in gran parte fino all’interconnessione col percorso n. 13 che si segue fino a Costablinaz Damon (scendendo quindi fino a quota 1475 ca) da cui si torna a salire col sentiero 14 che riporta ad Arpy dopo una salita fino a quota 1725 ca passando da Goubelin.
- Cartografia:
- L'Escursionista 1/25.000, n° 2
- Bibliografia:
- guida dei monti d'Italia - Alpi Graie Centrali di Alessandro Giorgetta