
E' un itinerario molto lungo che si percorre in due-tre giorni, preferibilmente in tre giorni, accampandosi una notte in tenda.
Consigliato: portarsi la tenda dietro!
Si prende il sentiero n.550 che porta al C.le della Terra-Porta poco al di sopra del lago dell’Agnel dove c’è una piazzola per lasciare la vettura.
Si prende il sentiero n.550 che porta al C.le della Terra-Porta poco al di sopra del lago dell’Agnel dove c’è una piazzola per lasciare la vettura.
Il sentiero è più o meno pianeggiante fino all’alpe Comba (2525 m circa) poi inizia a salire maggiormente per giungere al Colle della Terra a 2911 m. Si scende a 2765 m dove si trova il lago Lillet e si risale nuovamente per raggiungere il Colle della Porta situato alla quota di 3002 m. Da qui si prosegue in direzione del Biv.Giraudo (2630 m) in discesa, su tracce di sentiero mal percorribile, in caso di nebbia ci si può perdere, ed è per questo che il Bivacco è di colore giallo in modo che si riesca ad individuare più facilmente.
Dal Bivacco Giraudo si prosegue per la cresta di Ciamosseretto ed in un paio d’ore si arriva al desolato vallone di Ciamossretto dove ci sono dei laghetti.
Il giorno dopo si prosegue in salita per la B.ta el Ges (2692) percorrendo il ripido sentiero n.552, si scende di un centinaio di metri e si arriva in corrispondenza di un bivio; chi volesse concludere la traversa più velocemente deve prendere il sentiero che percorre il Vallone di Noaschetta e porta direttamente al paese di Noasca. Coloro che intendono proseguire devono svoltare a sinistra e percorrere l’interminabile (forse per la stanchezza accomulata in precedenza) sentiero n.548 che porta al Biv.Ivrea (2770 m).
Si ripercorre nuovamente il sentiero n.548 fatto il giorno prima fino al bivio del Vallone di Noaschetta, si mantiene lo stesso sentiero e si scende verso Noasca. Si incontrano diversi sentieri lungo la discesa che presentano gradi di difficoltà differenti.
La via più corta è la seguente; percorrere il vallone di Noaschetta fino ad arrivare in prossimità dell’alpeggio Arculà 1894 m, scendere ancora di un centinaio di metri di dislivello, attraversare il torrente e raggiungere l’alpeggio Brengi 1758 m.
Da qui non ci dovrebbero essere più problemi, si riprende il sentiero 548 che passa dall’alpeggio Lavassai 1496 m, superato il secondo alpeggio Scialier al bivio stare a sinistra ed in poco tempo si arriva Noasca in corrispondenza della chiesa 1058 m.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri e dei rifugi n°3
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