Escursione certamente impegnativa, ma mai difficile o pericolosa, che si svolge quasi tutta fuori sentiero e con rare indicazioni; utile una conoscenza preliminare della zona. Ovviamente rigorosamente vietata ai non amanti della wilderness.
Nel periodo estivo partire presto: dopo una certa ora da Promise la strada è chiusa al traffico.
Dal parcheggio di La Joux (1603 m) si ritorna indietro in salita fino a dove si diparte la sterrata con il segnavia n. 7 per il vallone di Bella Comba (palina indicatrice). Si segue la sterrata che passa nei pressi delle baite di la Joux (1646 m), attraversa un ponticello in legno e si immette nel bosco.
Ad un primo bivio seguire le indicazioni della palina (un ramo del sentiero sale agli alpeggi di Arnouvaz), ad un secondo bivio seguire il ramo che sale (quello più in piano è il vecchio sentiero n. 7 ora in disuso).
Il sentiero passa poi vicino ai ruderi di Maisonette (1894 m) e si avvicina al torrente: quando si arriva in vista del ponticello, non attraversare il torrente (il ramo che attraversa è il sentiero n. 7 per Bella Comba) ma proseguire rimanendo in sponda sinistra.
Si prosegue nel bosco sempre più rado e si arriva ad una costruzione su una presa d’acqua; proseguire adesso sulla sterrata, risalire una china e si ritrova (palina segnavia) il sentiero n. 18 che, attraversato un ponticello in legno, entra nel vallone di Ponteilles ed in breve arriva ai ruderi (2060 m).
Dai ruderi proseguire sul sentiero 18: fatti pochi metri, appena prima che questo scavalchi una roccia per scendere al ponte sul torrente si vedrà un bivio con un’esile traccia: seguirla, si entra in una gola con pareti di roccia laterali, la traccia appare e scompare e porta ad un’altura laterale da dove, per traccia di bestiame, si scende nel vallone principale.
Qui si segue ora il torrente principale fino al punto in cui questo riceve il ramo che scende, quasi verticale, dalla parete sulla sinistra salendo. Risalire questo ramo, senza un percorso definito: è questo il tratto più delicato dell’itinerario, ripido e reso più difficile se l’erba è bagnata. Sbarcati nel pianoro sovrastante l’ambiente cambia: scompare l’erba, iniziano i sassi e lo sfasciume. Seguire ora il corso del torrente, uno alla volta si incontrano tutti i laghi, alla quota circa 2600 m.
Risalendo verso la testata del vallone ci si trovano di fronte il Mt. Valaisan a sinistra e Bella Valletta sulla destra; al centro il colle che li separa. Puntare allora alla depressione del colle, senza un punto prestabilito: qui si incontra il sentiero 9D. Volendo si può fare una deviazione a sinistra per la vetta del Mt Valaisan (2891 m), altrimenti piegare a destra e risalire dal colle alla vetta di Bella Valletta (2811 m).
Dalla vetta si scende stando sempre sul sentiero 9D, la bellissima vecchia mulattiera militare ora franata in più punti; quando questa, dopo il primo tratto in discesa, si allarga e, lastricata, inizia il tratto pianeggiante, la si lascia deviando a destra, si punta ad un laghetto e da questo, di nuovo senza percorso definito, si scende nel sottostante e ben visibile vallone di Ponteilles, utilizzando le frequenti tracce di bestiame.
Arrivati su fondo del vallone seguire sempre il corso del torrente (traccia visibile) fino al punto di confluenza dei torrenti, e ricalcando il percorso dell’andata, risalire sull’altura laterale, seguire la minuscola traccia che corre nella gola e riporta ai ruderi di Ponteilles, da dove si rientra La Joux per lo stesso percorso di salita.
Un dettaglio: il tratto tra La Joux e Ponteilles è percorso per MB (segnaletica presente in campo) prestare quindi attenzione al loro transito.
- Cartografia:
- Carta L’Escursionista, Fg. 2 (LaThuile-PS Bernardo), Scala 1:25000
- Bibliografia:
- L. Zavatta - Le valli del Monte Bianco – L’Escursionista Editore