Attenzione! La discesa in doppia non è semplice, e richiede parecchio tempo (almeno 9-10 calate, 2h30).
A una prima parte più discontinua e con roccia infida (lisciata dai ghiacci), segue una seconda più verticale ma con roccia stupenda, lavorata e ruvida (decisamente migliore). Dislivello di 400m, sviluppo di 500m. Calcolare 4-5h per la via.
Accesso: si lascia l’auto in un parcheggio a quota 2100m lungo la strada che da Airolo porta al Passo Novena, nei pressi di alcuni tralicci dell’alta tensione (cartelli indicatori per la Capanna Piansecco). 1h dal parcheggio.
Avvicinamento: seguire il sentiero per la Cap. Piansecco (pianeggiante o in discesa), al 1° bivio prendere a sinistra (incazioni per il Lago delle Pigne), dopo 10 minuti seguire una debole traccia (ometti) che punt aalla base della parete. L’attacco di “Tanti auguri” è a destra del grande nevaio (scritta rossa e spit).
Il primo “tiro” è in realtà l’ultimo tratto di avvicinamento (4a, 30m).
1° TIRO: Salire in corrispondenza di una fessura che incide la placca basale su roccia lisciata dai ghiacci. Quando la pendenza diminuisce piegare a destra e su roccia più appiggliata raggiungere la sosta (40 m, 5a).
2° TIRO: Girare alla sinistra di un muretto e facilmente aggiungere la base di una placconata. Con un unico passo difficile rimontare la placca di aderenza e raggiungere il terrazzino al suo culmine dove si sosta (40 m, 5a con passo di 5c).
3° TIRO: Salire la placca successiva limitata a snistra da una lama (35 m, 5b).
4° TIRO: Placca e gradoni sino alla sosta (40 m, 4c).
5° TIRO: Salire la placca successiva inizialmente poco impegnativa, poi via via più liscia e delicata. Il passo più duro, a circa metà tiro, può essere superato con minore impegno poggiando leggermente a sinistra (50 m, 5c).
6° TIRO: Superare a destra un muretto (freccia rossa), poi continuare più facilmente per blocchi sino ad un breve risalto aggettante, che può essere vinto più facilmente sul suo lato destro (45 m, 4b).
7° TIRO: Superare verso sinistra alcuni facili gradoni. (35 m, 4a).
8° TIRO: Salire verticalmente raggiungendo la base di una ripida placca incisa da una fessura verticale, piuttosto svasa. Percorrerla sino al suo termine, poi traversare a destra e sostare appena oltre un pilastrino (45 m, 5c).
9° TIRO: Sfruttando una bella fessura orizzontale traversare a destra sino allo spit, poi proseguire verticalmente sino
ad un terrazzino poggiando leggermente a sinistra in corrispondenza di un passo più impegnativo. Dal terrazzino traversare a destra doppiando uno spigoletto e portarsi al centro di una ripida placca. Con difficoltà superare un delicato tratto di aderenza (passo chiave della via; lo spit consente un azzeramento
difficoltoso) puntando ad un buco in alto a sinistra che permette di uscire alla sosta (40 m, 6a).
10° TIRO: Salire verticali sino ad un terrazzino, poi affrontare la ripida parete successiva su buone lame che conduce sul lato sinistro di un ampio diedro giallo (40 m, 5a).
11° TIRO: Traversare in diagonale verso destra raggiungendo il vertice del diedro. Con un passo esposto ma non difficile proseguire a destra, doppiare lo spigolo e, in verticale, affrontare una serie di fessure che conducono alla sosta (40 m, 5b).
12° TIRO: Salire a destra lungo lo spigolo, sfuttando una serie di belle fessure appigliate. Dopo aver aggirato sulla destra un breve strapiombetto, sostare presso un terrazzino con libro di via. (35 m, 5a).
Discesa: In doppia dalla via. Attenzione, soprattutto nella parte alta, a non incastrare le corde nelle numerose fessure. Per una discesa più lineare conviene raggiungere, dalla 2° corda doppia, la sosta di Piccadilly di Bedretto e continuare sulle calate di questa via.
- Cartografia:
- Plaisir sud
- Bibliografia:
- Jurg von Kanel - Plasir Sud - Filidor