Da Balziglia,si imbocca la mulattiera sulla destra prima del ponte, che attraversa la borgata (indicazioni Colli Pis, Albergian, Beth, Arcano). Si risale il vallone del Pis seguendo il bel sentiero, moderata pendenza, che si mantiene sempre sul versante idrografico sinistro del torrente. Si passa nei pressi di due baite (sull’altro lato del torrente) e si prosegue fino sotto la Cascata del Pis (la più alta del Pinerolese); il sentiero ora piega a destra (sud) e inizia a salire un pendio con numerosi tornanti. A tratti la mulattiera è veramente stupenda. Si passa in una specie di gola, e si prosegue guadagnando i pendii superiori, dove una seconda serie di zig-zag, conduce ai pascoli nei pressi delle Bergerie Lauson (poco più bassi nella conca). Qui è presente una palina con indicazione “Balziglia”, da cui comincia ora lungo mezzacosta verso ovest.
A- salita dal versante Sud (ripido, assenza di tracce, da efffettuare solo con ottima visibilità).
Si prosegue lungo il sentiero per 10′ minuti, fino in corrispondenza di un vallone che scende dal Bric Rosso; si abbandona il sentiero per risalire in linea retta un comodo dosso erboso a destra di un rio. Giunti sotto un testone roccioso, ci si sposta un poco a dx oltre il rio per iniziare la salita su caratteristiche bancate rocciose di colore chiaro che formano una vera e propria scalinata ricordando il sagrato delle chiese. Non esiste un vero e proprio percorso, nè un unico punto di “attacco” del versante, si tenga presente che non ci sono ostacoli nè salti di roccia, anche se la salita è sempre ripida, inizialmente su zolle erbose, poi su lastroni rocciosi a volta sporchi di detrito, e quindi nuovamente su erba e terriccio, finchè le pendenze non si abbattono al cambio di pendenza dove il terreno diventa detritico. Come riferimento si può mantenere la cima, non si deve mai andare a destra della sua verticale, anzi in caso di dubbio conviene spostarsi sempre verso sinistra, in direzione della Fea Nera. Raggiunta in qualche modo la cresta tra le due cime, si prosegue a destra e si segue la poco inclinata cresta di bella e piatta roccia che conduce in vetta (ometto e piccola croce metallica).
B – salita dalla dorsale versante sud della Fea Nera (ripido ma meno del precedente, assenza di tracce, lunghezza percorso media)
Dalle Bergerie Lauson si compie tutto il traverso a mezza costa in direzione ovest, seguendo il bel sentiero per il Colle del Pis. Si risalgono alcuni tornantini per guadagnare un promontorio erboso, dove si incontra un grosso ometto di pietre. Da qui guardando a destra si scorge la Fea Nera, e più lontano il Bric Rosso. Si può valutare il percorso migliore per salire verso la Fea Nera, attaccando il ripido pendio erboso sul lato destro, quindi superato un centinaio di metri di dislivello si raggiunge un altopiano erboso, sotto la verticale della cima. Si riprende a salire senza percorso obbligato il vasto versante, ancora per erba e successivamente per sfasciumi. Quando si incontra sulla sinistra una paretina rocciosa, ci si sposta a destra per aggirarla, senza percorso obbligato, e si risalgono gli ultimi sfasciumi (faticosi) fino a giungere al colletto a destra della Fea Nera. Ora si percorre interamente la facile cresta detritica, che in 20′ sopo aver toccato l’anticima porta sulla vetta del Bric Rosso.
C- salita dal versante Colle dell’Albergian per la Fea Nera, (quasi interamente su sentiero, molto più lungo dei precedenti, non consente di compiere un anello)
Dalle Bergerie Lauson si prosegue sul bel sentiero per il Colle del Pis, prima con un lungo mezza costa, poi alcuni tornantini che permettono di accedere alla parte alta del vallone. questo piega progressivamente verso destra, aggirando le propaggini del versante sud-ovest della Fea Nera. Si giunge un bivio, si tralascia il sentiero che prosegue dritto al Colle del Pis, scegliendo quello a destra che punta al casermone già ben visibile. Da qui si prosegue verso il Colle dell’Albergian, ma si può anche evitare di raggiungerlo, risalendo il pendio ovest della Fea Nera per sfasciumi; passando invece dal colle un sentiero bene evidente e segnato con vernice gialla porta in cima in 20′. Dalla Fea Nera si scende al colletto verso il Bric Rosso, perdendo circa 50 m di dislivello, e quindi si percorre interamente la facile cresta detritica, sino alla vetta del Bric Rosso.
Discesa per uno degli itinerari B-C, soggetti comunque a possibili varianti e/o scorciatoie.
- Cartografia:
- Valle di Susa Chisone e Germanasca