
Lo si segue mentre la strada procede con curve e tornanti. Dopo alcuni di essi e prima di una galleria si parcheggia in uno spazio a lato carreggiata sotto l'evidente fascia di Muri grigi striati qua e la di giallo.
Di qui un evidente e ben tracciato sentiero porta alla base delle prime vie. A sinistra la falesia si sviluppa per un'ottantina di tiri in tutto.
Qualcuno la definisce come ”anti-Erto”.
Altri semplicemente dicono sia la palestra più bella della valle del Piave.
Si tratta di una fascia di muri di compatto calcare cosparso di canne e buchi ben evidente dal paese di Longarone.
Non inganni però la vicinanza con il paese, infatti l’ambiente è tutt’altro, isolato e fresco al pomeriggio permette di godere di un piccolo eden.
L’arrampicata è varia pur presentando spesso uno stile intransigente dal punto di vista tecnico. A farla da padrone sono muri appena verticale dove è necessario muoversi bene coi piedi; le difficoltà si sviluppano dal 6a a salire.
La chiodatura è alquanto eterogenea e dimostra la mano di più chiodatori o dello stesso ma in epoche diverse. Su di alcune vie tuttavia i chiodi sono posizionati in modo da richiedere attenzione ed impegno (vedi ”bang”, ”acquasplash” ect…).
Gli itinerari salvo rari casi non sono mai sotto i 25 metri tantochè è buona cosa munirsi di una corda da 70m.
Magnifico panorama sulla valle sottostante.
- Bibliografia:
- Falesie della valle dal Piave
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