La cresta è attrezzata parzialmente con qualche chiodo e qualche spit nei punti più difficili, portare quindi friends e nuts di tutte le misure.
In caso di nebbia può essere problematico il rientro, pertanto è consigliabile studiare bene sulla carta il percorso.
Proseguire sotto alcune ripide pareti rocciose e giunti in vista di alcune baite (*) sulla sponda opposta del vallone, abbandonare la mulattiera e scendere al torrente seguendo un sentierino; valicarlo (con il torrente in piena si può avere qualche difficoltà) e raggiungere in breve il gruppo di baite, Case Fugias 1131 m. poste alla base di un robusto e cospicuo crestone, detto appunto "la cresta della Scuola" (1 ora circa ). (*) In realta' le case Fugias ormai avvolte nel bosco non si vedono dal sentiero e pertanto occorre prestare attenzione a reperire sulla sinistra un sentierino in abbandono che con un guado conduce sull'altra sponda e alla base delle rocce visibili. Le case Fugias sono circa 70-80 m sulla sinistra immerse nel bosco e si incontreranno in discesa.
Raggiungere le prime rocce della cresta che si presenta inizialmente con una placconata liscia ma non molto inclinata. Sfruttare il bordo di una fessura in Dulfer (4°) e poi direttamente per placche levigate fino al termine del salto, raggiungendo alcune piante (tiro piuttosto sporco).
Il secondo salto si presenta sotto forma di bella paretina verticale caratterizzata da due diedri paralleli. Consigliabile quello di destra fessurato e con roccia eccellente (3°e 4° elegante).
Al termine del salto portarsi ai piedi di una placca levigata che si supera sfruttando in opposizione il bordo destro e raggiungendo poi alcuni blocchi sotto un caratteristico piccolo tetto.Portarsi sotto il tetto e uscire direttamente, utilizzando un appiglio molto alto e una lama a destra (4°+ esposto).
Per placche più facili portarsi ai piedi di uno spigolo leggermente spostato a destra che presenta a destra una bella parete grigia e verticale. Dalla base dello spigolo raggiungere con una spaccata una fessura a destra al centro della parete e proseguire direttamente con magnifica arrampicata fino al termine del salto (3°,4°e un passo di 4°+ molto elegante).
Segue un tratto di facili placche e un boschetto. Puntare ad una paretina verticale e rossastra spostata un pò a sinistra, con ottimi appigli ma lontani (4°), salire un altro tratto di boschetto fin sotto un altro caratteristico salto, formato a destra da una paretina verticale e nerastra con appigli arrotondati e a sinistra da un diedro svasato che muore sullo spigolo. Superare la paretina al centro (4°+ delicato) oppure per il diedro e lo spigolo a sinistra (3°,4°) ed uscire al termine del salto. Scendere un paio di metri a sinistra ed attaccare lo spigolo sinistro di una placconata rossastra: superare la placca successiva al centro su minimi appigli (5° evitabile a sx con passi di max 4°) e proseguire con bella arrampicata sulle solide placche fino al termine del salto, rappresentato da una caratteristica cresta orizzontale con placche a sinistra. Percorrere la breve cresta e raggiungere la base di un grosso masso levigato:salire a destra per facili placche, oppure superare al centro del masso un passaggio molto difficile e delicato (5° e un passo di 6°).
Si esce in un tratto di boschetto e da qui:
a) attraversare un po’ a sinistra fino a raggiungere la base di una lunga serie di placche piuttosto articolate. Salire più o meno direttamente per circa tre lunghezze di corda (3°,4°) fino a raggiungere un sentiero formato da una caratteristica scalinata di blocchi di roccia, ai piedi del tratto verticale e più continuo della cresta.
b) puntare a destra alla base di una grossa torre grigiastra con alcuni piccoli tetti. Raggiuntane la base per il boschetto, salire qualche metro a destra del filo di spigolo sinistro della torre, poi con un passaggio delicato attraversare a sinistra e raggiungere una cengetta sfuggente sul filo dello spigolo. Attraversare due metri a sinistra sotto un piccolo tetto e salire direttamente la levigata placca soprastante sfruttando qualche scaglietta in opposizione (4°,5°). Raggiungere alcuni ottimi appigli e proseguire per alcune lastre unclinate fino ad un ottimo punto di sosta con alcuni grossi blocchi. Proseguire direttamente per il muro soprastante, verticale ma ricco di appigli (4°) e in breve raggiungere la sommità della torre. Scendere per tre metri all’intaglio successivo e proseguire per grossi blocchi obliquando a sinistra. Raggiungere il boschetto ed attraversare orizzontalmente a sinistra per sentiero, fino alla scalinata di pietra ai piedi del salto verticale.
Seguire il sentiero (tracce, non ben visibili specie in autunno con le foglio) e giunti all’altezza delle baite dell’Alpe della Vieia, attraversare orizzontalmente fino alla spalla prativa dove sono poste le grange. Di qui discendere per un ottimo e rapido sentiero che riconduce a Fugias 1131 m, alla base della cresta.
- Cartografia:
- I.G.C.2
- Bibliografia:
- Palestre delle Valli di Lanzo G.P.Motti