Itinerario con buon dislivello ma di sviluppo contenuto. Da affrontare solo con condizioni di neve buone dato l'attraversamento di pendii esposti a valanghe. Utili i ramponi e la piccozza per la risalita del canalino e la salita alla vetta.
Dal rifugio Talarico (raggiungibile in auto solo ad inizio stagione o primavera) seguire per breve tratto l’ampia mulattiera GTA in direzione sud. Ad un tornante (ca. 25 min dal rifugio) si stacca sulla sx una più piccola mulattiera (traccia) per il rif. della Lausa. La si segue ed in breve si è fuori da un rado lariceto al centro del Vallone superiore di Pontebernardo.
Si prende così a salire senza percorso obbligato fino ad una zona di grossi massi (ca. 2300 – 1.30 h).
Qui occorre abbandonare la traccia verso il rifugio della Lausa (ben visibile sopra alla nostra destra) per attraversare il fondo del vallone e risalire il ripido pendio-conoide a sinistra. Tenendosi prima al centro con ampi zig-zag e poi traversando con prudenza verso dx si giunge in una zona di pendenza moderata.
Superati poi alcuni tratti più ripidi si giunge nell’ampio catino ai piedi del Passo del Vallone. Per raggiungere il passo occorre risalire il canalino più a sinistra (bolli rossi visibili sulla parete) che con pendenza moderata (max 30 , lungh. 120 m) porta al valico (2780 ca. – 3.00 h).
Dal valico è evidente la cima: si traversa in diagonale ascendente verso sx sul versante occidentale della cima fino a giungere su una costolatura rocciosa che con facili passaggi di arrampicata conduce alla sommità (2912, – 3.30 h)
- Cartografia:
- IGC foglio Valle Stura