La via in alto segue un evidente canale obliquo che sbuca esattamente in vetta.
Da Pianellaccio salire in direzione della parete, prima nella faggeta e poi per gobbe innevate, senza percorso obbligato e senza particolari difficoltà.
Ci si porta gradatamente in alto, dapprima rimanendo a sinistra (fin nei pressi della cresta della Mirandola) poi spostandosi a destra per aggirare nei punti più comodi i gradoni che caratterizzano la sezione mediana del versante.
Ci si porta infine alla base della parete sommitale, alta non più di 200 m (3h da Gorfigliano). Il canale di salita è il secondo da destra, guardando la parete, e attacca un po’ a sinistra della verticale della vetta più alta.
Vi si entra (45-50°) e lo si segue verso destra, incontrando dapprima una strettoia (60°, ghiaccio), poi il terreno si allarga (50°) e si giunge a una specie di spalla esposta (45°). Si sale dritti (protezioni su alberelli più o meno esili) superando dapprima un salto molto delicato (65-70°, spesso scoperto con erba e cespugli affioranti) e poi un breve pendio nevoso, che porta alla vetta.
Discesa per la via normale dal Canale delle Rose (sul versante opposto; rientro molto lungo) oppure sul versante di salita, scendendo dalla parte alta della cresta della Mirandola (possibile doppia su albero) per poi ricongiungersi con l’itinerario dell’avvicinamento.
- Bibliografia:
- Ghiaccio Salato - Ediz. Versante Sud