Cagiogno: Senza alcun problema, seguendo la comoda mulattiera, in circa un’ora si arriva ai primi cascinali dell’alpe Bee quota mt1205, poi aggirandoli a destra e continuando sul sentiero alle loro spalle in breve si arriva all’alpe grande a quota mt1297.
Portarsi al colletto al limite dei prati e seguendo un’evidente traccia (per adesso) risalire in diagonale a mezza costa il versante a sx del Rio degli Orti.
A quota 1550 circa, in prossimità di un albero tagliato, con un facile traverso su cenge si riesce agevolmente a scendere sul greto del fiume.
Risalire parzialmente il torrente sino ai difficili salti, quindi traversare sull’opposto versante e, restando sempre al limite del bosco, con percorso assai disagevole pervenire all’ampia conca superiore del vallone.
Dai 1800 in poi l’itinerario per arrivare ai piedi del canalone che esce alla Satta del Forno è evidente, tracce non ce ne sono, ma sfruttando alcune giavine si riesce a guadagnare abbastanza bene in tempo e fatica.
L’uscita è abbastanza agevole, passando inizialmente sulla crestina a sx del canale, portandosi poi sotto le roccette dove s’individua un comodo canalino erboso che senza alcuna difficoltà permette di raggiungere il passo.
In 20/30 minuti si arriva alla Punta con la croce quotata 2660 e in altri 5/10 a quella maggiore,segnalata con un grosso ometto.
Grandioso panorama su Ossola, Ticino e Oberlan.
Continuare poi lungo la cresta o qualche metro più bassi sul versante ticinese sino al colle Scatta dei Croselli (mt 2476) dove si ritrovano alcuni segnali B/r che aiutano ad abbassarsi nuovamente in Antigorio.
Il sentiero è per lo più tracce e i colori si perdono dentro la boschina di ontanelle circa a quota 2100. Portandosi a dx alla base del costone che scende dal Pizzo Croselli, si trovano dei ruderi non segnalati su alcune carte presso i quali si ritrova nuovamente il sentiero.
Si traversa poi tutto l’infido tratto di ontanelle (fare molta attenzione ai segni) abbassandosi sino ai resti dell’Alpe Croselli (mt 1755), e da questi in circa mezz’ora all’Alpe Colla (mt 1457), quello posto su una schiena d’asino ben visibile anche dall’alto.
Dall’Alpe Colla alla Fraz. Cristo il percorso è evidente e ben segnalato, per cui non dovrebbero più esserci problemi.
Cristo, Piedilago, Cagiogno sono ancora 15 minuti di tranquilla camminata sul fondovalle.
Un valido anello per gli amanti del selvaggio, parecchio scorbutico e faticoso ma mai difficile e, nel complesso, anche divertente.
- Cartografia:
- Kompass
- Bibliografia:
- Alpi Lepontine Cai Tci