Sia avvicinamento sia via descritta molto accuratamente da Paleari nel libro “le più belle vie dell’Ossola sopra il V grado”. Si consiglia di leggere la relazione.
Salire dietro il rifugio Belloni seguendo una traccia ben segnalata da ometti. Si sale seguendo il filo della cresta con a sinistra un canale prima pietrosa e più erbosa nella parte finale fon sotto le rocce del gran fillar. A quel punto piegare a sinistra per circa 50 m e si individua un vago dietro canale che sale verso sinistra con una grande roccia rosa. Salirlo (II grado) fino a una sosta su chiodo con cordone.
piegare un poco a sinistra tenendosi sul filo sinistro del canale. Si arriva appena oltre la fine del canale e si individuano delle cenge verso sinistra prima in piano e poi in leggera discesa che portano sul ghiacciaio del piccolo fillar. Ci dovrebbe essere uno spit che non abbiamo trovato.
risalire il ghiacciaio fino al punto più basso delle rocce del piccolo Fillar.
la variante a spit e’ facilmente individuabile 30m circa a sinistra del punto più basso: spit con cordone si vede da lontano. Poi si inidividua anche spit più basso poco sopra ghiacciaio a Circa 3200m
dal Belloni circa 3h.
i primi 5 tiri sono ben spittati e quindi facili da individuare. Non sono sicuro del grado attribuito da Paolo in apertura ma direi che i tiri sono tutti tra 5C e 6A+ (scaliamo con zaini assai pesanti 10-12kg ma passiamo bene in libera con poche integrazioni)
- L1 – 6A – supera un tetto iniziale non banale e poi prosegue in placca
- L2 – 5C – placca delicata
- L3 – 6A – si sale a destra della sosta in un diedro camino per poi uscire in placca con finale su lama molto expo – tiro estetico e entusiasmante
- L4 – 6A + / 6B diedro fessurato che sale verso sinistra (Primo spit alto ma integrabile) e poi placca delicata non facile ma spittata bene. Anche questo meraviglioso
- L5 5B tiro di raccordo con parete sommitale della fiamma. Si arriva a una sosta a spit da evitare. A sinistra c’è una sosta su un chiodo con cordone. Meglio usare quella. da qui finisce la via moderna e si torna sulla classica molto più difficile da individuare e molto meno chiodata
- L6 – 6A – 55m – salire a sinistra lungo lo spigolo del triangolo (o fiamma) si supera un chiodo con cordone e si continua sullo spigolo fino a una sosta su terrazzino spit dell’8 e chiodo
- L7 – 6B – 45m – salire a ds della sosta 3 m e poi proseguire salendo lungo lo spigolo e saltare nel diedro a ds dello spigolo per raggiungere la partenza della fessurina ad arco verso destra (chiodo). Tiro non facile da proteggere nella prima parte e di difficile interpretazione fino alla fessurina di dita non banale. Si torna poi verso sinistra su buoni appigli per arrivare a sosta scomoda su spit e chiodo
- L’8 – 6B+ 40m – tiro chiave – placca molto delicata e difficile da integrare. manetta sale prima dritto per 6-8 m, mette un friend e poi devia decisamente a sinistra per Raggiungere una lama a sinistra che consente di proteggersi e raggiungere il diedro fessura atletico. Sosta ben visibile.
- L9 – 5C – 50 m si sale per diedro e placche fini alla cima del triangolo / fiamma. Da qui si può scendere in doppia o proseguire alla cima per via Bisaccia
Queste i tiri della via Bisaccia:
- L10 – si scende dalla fiamma rimanendo in cresta (con neve) – facile (III grado) ma delicato e esposto
- L11 – 5B seguiamo cengia verso sinistra – roccia instabile – un cordone – sostiamo su friend
- L12 – 5B continuiamo verso sinistra – roccia instabile – sosta su friend
- L13 – 5C – saliamo a destra lungo diedro fessura e sbuchiamo su ghiacciaio – sosta su friend – roccia instabile
- Bibliografia:
- Paleari - le più belle vie dell’Ossola oltre il V grado