Dal parcheggio si segue la strada (segnavia 221) che conduce al rifugio Capanna 2000. Poco sopra il rifugio si individua un bivio dove noi procediamo a sx in traverso contornando le pareti del Pizzo Arera in un ambiente dolomitico.
Dopo un breve tratto di discesa si raggiunge il Mandrone, vallone posto tra la Corna Piana e il Pizzo Arera. Si è in breve al bivio con il sentiero 218 dove si va a dx e si tocca il Passo di Corna Piana (m.2130).
Si sale a sx il breve pendio erboso in direzione delle due cime della Corna Piana e, poco prima di giungere alla poco marcata depressione che le separa, si segue una traccia in traverso a sx, in ultimo un po’ esposta, per poi salire un breve tratto misto erba/roccette e raggiungere la cresta dove si supera un canalino roccioso (5 metri di I).
A questo punto il percorso si fa pianeggiante, si evita un ultimo affioramento roccioso sulla sx e si tocca infine la croce di vetta. Eccellente panorama soprattutto sul dirimpettaio Arera, ma anche sulle altre montagne della zona. Ritornati sui propri passi, conviene raggiungere in pochi minuti e senza nessuna difficoltà anche l’altra cima (m.2226) che offre un bel colpo d’occhio sulla vicina Valcanale.
Tornati al Passo di Corna Piana, si prosegue a sx, e dopo pochi minuti ad un bivio si va a dx contornando le imponenti pareti dell’Arera. Arrivati nei pressi di un canalone detritico, ci si abbassa seguendo il suo bordo fino a quota 1750 metri, dove si traversa per poi superare uno sperone roccioso. Inizia a questo punto la ripida risalita verso la forcella di Valmora che in ultimo presenta alcuni brevi tratti attrezzati con cavetto. Si passa ora da un ambiente decisamente roccioso a uno più verdeggiante.
Sempre contornando le pareti dell’Arera, traversiamo passando a mezzacosta e con alcuni saliscendi tutto il suo versante sud (4 tratti attrezzati con cavetto).
Torniamo infine al rifugio e da qui all’auto. Tempo complessivo indicativo: 7 h.