I periodi migliori, a causa delle frequenti nebbie della Val Sangone, sono le mezze stagioni (in particolare l’autunno).
In presenza di neve utili i ramponi.
Percorso piuttosto lungo sia per dislivello che spostamento.
E’ altresì possibile iniziare la gita da Prialli, poco a valle di Molè, aggiungendo circa 100 m di dislivello.
Attraversato l’abitato di Molè, si sale nel vicolo fra le case, e appena terminate invece di proseguire sulla dorsale a monte (indicazioni per il Rifugio Balma) si prosegue in piano a destra compiendo un traverso nel bosco, che raggiunge le case Garida, Roce e quindi Baisa. Da queste si entra nel Vallone del Ricciavrè, dove è sempre presente un discreto sentiero ben segnalato da tacche di vernice bianco/rossa. Il sentiero sale sempre con dolcezza al centro del vallone, dapprima sul versante idrografico destro, poi attraversato il torrente a sinistra, sino a raggiungere un ripiano con la diroccata Alpe Ricciavrè (palina indicatrice).
Superato un dosso più ripido si arriva poi al Piano di Pian Real 2227 m, posto tra la Cima del Lago Nord e il Pian Real a destra.
Si prosegue seguendo le tracce di sentiero ma soprattutto i segnavia, risalendo il ripido pendio che conduce al Colletto Ricciavrè 2532 m, qui in caso di neve possono tornare utili i ramponi.
Dalla sella si prosegue subito lungo la cresta O/SO del Pian Real, dapprima ampia e pressochè detritica nella parte iniziale (ripida), poi quando questa spiana diventa più rocciosa ma molto ampia con delle sorte di terrazzi su ambo i lati. Si supera la prima elevazione che è anche la sommità effettiva della montagna, che si presenta come una lunga cresta frastagliata.
Si nota però la croce, posta su un punto più basso ma meglio visibile dai fondovalle, che va raggiunta contornando i vari affioramenti di roccia; utili qui, specie in presenza di neve, i segnavia che permettono di seguire il percorso più agevole districandosi fra massi e pietrame vario. La bella croce di vetta è posta su una roccia un po’ esposta sul versante sud, e la si raggiunge per un facile muretto.
Variante di salita (F)
Dal Piano di Pian Real, individuata da sotto la croce di vetta, si imbocca il ripido canale che vi sale direttamente (l’ultimo verso ovest).
Risalirlo sul fondo o sui lati, superando i tratti rocciosi (passi di II) o evitandoli sui lati per ampie cengie erbose. Più in alto si incontrano degli ometti che si seguono fino in cima. La croce si raggiunge passando sul lato nord e arrampicando una ripida lama di roccia.
Il punto culminante è un centinaio di metri verso OSO.
La discesa può avvenire per la via di salita, oppure una volta tornati al Piano di Pian Real dal percorso dell’andata, si può optare per un bel giro ad anello scavallando al Vallone della Balma. Dal ripiano non conviene scendere per poi risalire lungo il sentiero ufficiale del colletto Ciarmagranda, bensì si può salire direttamente un costone detritico a monte di un piccolo promontorio roccioso, che con una risalita modesta di 60-70 m permette di portarsi sulla Costa Ciarmagranda più in alto rispetto al colletto. Da qui si scende intercettando per prati il sentiero sottostante, che condurrà comodamente al Rifugio Alpe della Balma 1986 m.
Da qui non resta che seguire verso valle il lungo ma scorrevole sentiero in direzione Molè; ricordarsi soltanto di prestare attenzione ad un bivio, a non seguire le indicazioni a destra per Pian Neiretto ma di proseguire dritti senza mai attraversare il torrente, fino a ritornare a Molè chiudendo il giro ad anello.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25.0000 n.6 Pinerolese, Val Sangone