850m
Note
Storico
50m
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100m
150m
200m
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250m
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200m, III, 3 WI, 5b, D6
Bella ed impegnativa, una via per gli appassionati del misto severo. Roccia, neve ghiacciata o inconsistente, teppe d’erba…il tutto con una bella esposizione…
Materiale: ramponi, piccozze, 2 viti da ghiaccio corte, friends dallo 0,3 al 3 (misure Camalot C4), 8 rinvii, 2 corde da 60m. In posto sono presenti tutte le soste attrezzate a fix con anello di calata più qualche fix su ogni tiro
Avvicinamento
Bella ed impegnativa, una via per gli appassionati del misto severo. Roccia, neve ghiacciata o inconsistente, teppe d’erba…il tutto con una bella esposizione…
Materiale: ramponi, piccozze, 2 viti da ghiaccio corte, friends dallo 0,3 al 3 (misure Camalot C4), 8 rinvii, 2 corde da 60m. In posto sono presenti tutte le soste attrezzate a fix con anello di calata più qualche fix su ogni tiro
Da Balme raggiungere a piedi il Pian della Mussa, percorrerlo tutto fino a raggiungere il pianoro finale. Poco prima del suo termine svoltare a sinistra e raggiungere le baite dell’Alpe Venoni 1822m (attenzione a non confonderle con l’alpeggio di Rocca Venoni, situato poco più avanti).
Da qui risalire i pendii successivi e, attraverso il rado bosco soprastante, portarsi all’attacco della via, che attacca circa 300m a sinistra della cascata della meringa.
Da Balme 2h30min (tempo stimato indicativo, dipende molto dalla quantità di neve). Consigliati sci o ciaspole per l’ultima parte di avvicinamento.
Descrizione
Da qui risalire i pendii successivi e, attraverso il rado bosco soprastante, portarsi all’attacco della via, che attacca circa 300m a sinistra della cascata della meringa.
Da Balme 2h30min (tempo stimato indicativo, dipende molto dalla quantità di neve). Consigliati sci o ciaspole per l’ultima parte di avvicinamento.
- L1: Canale di neve e ghiaccio ascendente verso sinistra; 60m, M4
- L2: Continuare nel canale di neve, poi traverso orizzontale su roccia verso destra; 20m, 5a.
- L3: Continuare il traverso verso destra salendo leggermente fino ad un chiodo da roccia. Da lì dritti uscendo alla base del diedro; 15m, 5b e D6
- L4: Salire dritti nel diedro soprastante per roccia e teppe d’erba; 25m, D5
- L5: Continuare fino sotto ad uno strapiombo, superarlo ed uscire leggermente a destra; continuare più facilmente fino in sosta; 30m, D5+
- L6: Leggermente verso destra fino ad entrare nel diedrone finale, salendolo sul fondo per neve ghiacciata e teppe d’erba; 30m, D5
- L7: continuare sul fondo del diedro raggiungendo le rocce a destra e costeggiandole fino alla cornice sommitale, sotto la quale si trova l’ultima sosta; 30m, D5+
Discesa: 4 o 5 corde doppie attrezzate a fix, saltando la S2
G. Muyo Maritano, Mario Colli, Francesco Canuto, 28 febbraio e 8 marzo 2015
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